E’ tornata a colpire, a rubare, anche se la sua sostengono i medici e i giudici è una forma di cleptomania. Insomma andrebbe curata più che arrestata. Però, intanto, la trentanovenne che da mesi ormai ha intensificato i suoi raid ladreschi, continua ad alleggerire portafogli e incassi di gente comune e commercianti.
Dopo il sostanzioso bottino alla gelateria-yogurteria di viale Roosvelt (1.500 euro), questa sera è toccato alla proprietaria della farmacia Centrale in piazza Vittorio Veneto, quella di Porta Napoli insomma, dove la trentanovenne si è intrufolata poco prima della chiusura nello spogliatoio dei dipendenti e da un portafogli ha sottratto circa duecento euro.
Poi come al solito è andata via senza essere notata. Solo dopo ci si è resi conto del furto e si sono composti i pezzi di un puzzle che ormai in molti conoscono: bar, gelaterie, supermercati.
Avvertiti dalla vittima i carabinieri sono andati quindi a trovare la trentanovenne a casa, ma la stessa avrebbe accusato un malore, tanto da richiedere l’intervento dell’ambulanza.
A saperlo in farmacia poteva prendere anche qualcosa per gli stati d’ansia.
Io francamente parlare non sono razzista! !!!!ma vedendo il loro comportamento ,,,francamente che restano al loro paese .non anno un minimo di rispetto per chi li cura li accetta e tant altro tutto e dovuto …no mi ci portano loro al razzismo
Scusi Maria esattamente a cosa si riferisce ? No perché la cleptomane in questione è italianissima
Con “italianissima” cosa si vuol dire?
Che è italiana, lei invece cosa vuole intendere “restano al loro paese”