Si svolgerà domani 25 settembre alle ore 16.45 presso l’Auditorium dell’Annunziata a Sulmona il convegno dal titolo La città educativa, primo appuntamento di un percorso di formazione ed intervento sul fenomeno delle dipendenze.
Organizzato dal presidio Libera Sulmona “Ambrogio Mauri” in collaborazione con il Comune di Sulmona, l’incontro vedrà la partecipazione del presidente di Libera Don Luigi Ciotti per affrontare insieme al co-responsabile nazionale di Libera Formazione Michele Gagliardo e al formatore Tito Viola “il senso e il significato dell’esperienza del consumo e della dipendenza a partire da una messa in discussione degli stili di vita contemporanei”.
Pensato per coinvolgere in primis docenti, educatori ed educatrici, il convegno intende stimolare una riflessione sui “bisogni educativi connessi all’appartenenza e all’inclusione in adolescenza e sugli attuali modelli di consumo” con l’obiettivo di sviluppare la capacità di “lettura critica della realtà e del rapporto con essa.
Non mancherà uno “spazio di lavoro con agli adulti” per comprendere il ruolo delle mafie e il fenomeno dei traffici internazionali di droghe, ancora oggi uno dei settori di maggiore redditività per gli investimenti delle organizzazioni mafiose.
Massima stima per Don Luigi Ciotti che con la chiesa ha poco a che fare visto la scelta di stare affianco agli ultimi e no corteggiari i ricchi come fa il vaticano, una cosa va detta bisognerebbe criminalizzare chi fa uso di tabacco cosi come lo si fa per chi fa uso di cannabis visto che è un pericolo per la salute oltre ad avere un costo sanitario che si ripercuote sulla collettività (ONCOLOGIA CARDIOLOGIA ecc. ecc.,)senza tralasciare la piaga più grave che colpisce le società occidentali ossia l’alcolismo perfettamente legale tollerato nonostante crei problemi di ordine pubblico oltre che veicolare, fa specie che una certa politica incentivi e promuova l’utlizzo di alcool nei giovani trascurando gli effetti che si riversano nella società questo tipo di persone e dovrebbero essere carcerate a vita poichè incitano e promuovono (vinitaly in ultimo) l’utlizzo di alcool come se fosse una cosa normale edi innoqua, per questo in più il politico che promuove tale attività dovrebbe essere considerato a tutti gli effetti come un assisno di massa e per questo pagare con l’ergastolo l’azione portata a termine.