La ciliegina sulla torta

Il portale di Ristocloud, quello che si usa per definire le diete e pagare i ticket mensa, è stato attivato ieri: senza grandi clamori e senza neanche comunicazioni ufficiali, anche perché i dati degli utenti sono ancora in fase di caricamento. Qualcuno è entrato, qualcuno non ancora, nessuno ha potuto pagare. Ma, per il momento, non sarà un problema: comunque vada, lunedì, chi sarà presente a scuola potrà mangiare. “Nelle more dell’attivazione e efficienza delle funzionalità pagamenti sul Portale Ristocloud (allo stato non ancora operativa la modalità pagamento e in fase di impostazione e messa in esercizio) – scrive infatti il Comune -, sarà inizialmente comunque garantita la fruizione dei pasti agli utenti-studenti presenti (i pasti saranno pertanto contabilizzati e conseguentemente addebitati ai fruitori del servizio)”.

“Il pasto sarà comunque attribuito e il relativo costo addebitato anche in caso di mancata annotazione dell’assenza dello studente da parte dei genitori – aggiunge la nota -, sempre tramite il Portale Ristocloud. Pertanto i genitori richiedenti che non intendono nelle giornata usufruire del servizio refezione sono pertanto tenuti ad annotare l’assenza del figlio/figlia sul Portale Ristocloud”. Servizio, però, al momento non disponibile e che se non verrà attivato entro lunedì, rischia di addebitare il pasto a tutti. Anche agli assenti.

Dettagli a fronte di quello che è accaduto nell’ultimo mese.

Il prezzo, nella fascia più alta, è di 5,41 euro a pasto: cifra suscettibile di variazione quando la gara pluriennale sarà formalmente affidata. Sì, perché, come anticipato, l’affidamento alla Ep-Coselp, in attesa della conclusione del procedimento di declaratoria di decadenza della Ri.Ca., è temporaneo e diretto: fino al 20 dicembre per 26900 pasti previsti e una spesa, Iva inclusa, di 145.475,20 euro.

A questi, vale la pena notarlo, se non altro perché è stato espressamente inserito in determina, vanno aggiunti 2797,20 euro (pari al 2% del contratto) che vanno ai responsabili del procedimento (Alessandro Ginnetti e Nicola Trinchini) come “corresponsione delle funzioni incentivate”.

Una ciliegina sulla torta, in attesa della “grande abbuffata” da 3 milioni di euro dell’appalto pluriennale. Quello che avrebbe dovuto essere apparecchiato dal primo ottobre.

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