Si chiude con un bilancio più che soddisfacente la settima edizione di Jazz’Inn, ospitata dal Comune di Scanno per l’occasione. Trecento partecipanti in quattro intense giornate fatte di tavoli di lavoro e talk tematici, con proficui confronti su idee, progetti e competenze, tra investitori, startup, amministratori, enti e studiosi. Al centro del dibattito i paesi come opportunità, il lavoro e il futuro, l’intelligenza artificiale, la spesa e gli investimenti.
“Ripartire dai bisogni dei paesi lavorando su progetti e proposte – ha affermato il sindaco, Giovanni Mastrogiovanni -. È stato un evento proficuo per Scanno e il territorio: un importante punto di partenza, per creare un’economia di sviluppo, avvalendosi dei nuovi criteri di analisi utilizzati. È importante uscire dall’autoreferenzialità, aprendosi al nuovo per dare vita a un momento di crescita importante. Siamo paesi di montagna, che devono mantenere la propria identità e superare le proprie criticità puntando alla qualità della vita, nell’interesse del cittadino e del turista. Questo possiamo farlo proprio attraverso innovazione, nuove idee e la formazione”.
“Jazz’inn ha conferito entusiasmo, dando la giusta spinta per il rilancio di un’economia che riporta i paesi al centro dei dibattiti – commenta il vicesindaco Giuseppe Marone -. Abbiamo creduto da subito nella potenzialità di questo evento e ringraziamo la Fondazione Ampioraggio, la Regione, nella persona del presidente Marco Marsilio che si è intrattenuto sul palco, gli amministratori pubblici e tutti coloro che hanno partecipato rendendo Scanno fulcro di importanti confronti. Siamo riusciti ad attirare l’attenzione di molti imprenditori, amministratori, grandi aziende come Tim, Wind Tre, (solo per citarne alcuni) consentendo interessanti scambi di idee e progettualità con diverse realtà e competenze, aprendo la strada delle opportunità nell’ottica del rilancio economico e capire come poter costruire un nuovo futuro per il nostro paese e i nostri giovani. Dobbiamo essere pronti ad affrontare le nuove sfide, contro lo spopolamento, tenendo presente l’innovazione e la sostenibilità, mantenendo le nostre identità, storia, tradizioni e la forza delle nostre montagne per superare le criticità e continuare a far vivere i nostri borghi a passo con i tempi”.
Ma un po’ di asfalto che porta al parcheggio pubblico nei pressi del lago? Lo vogliamo mettere? Per non parlare del lerciume del parcheggio stesso con preservativi a iosa.
Fosse solo quello…muretti che stanno crollando…bagni a volte aperti a volte chiusi…auto e moto che transitano a folle velocità…non esiste una pista ciclabile…