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Dante sbarca a pochi passi dall’Eremo di Celestino V, “colui che fece per viltade il gran rifiuto”, grazie alla delegazione FAI Abruzzo. Il prossimo 6 giugno, nella maestosa Abbazia Celestiniana di Santo Spirito al Morrone a Sulmona, fatta edificare proprio da Celestino V a metà del XIII secolo, sarà ambientato il Terzo Canto, in cui Dante incontra il Papa Eremita. I testi saranno letti e commentati da Pierluigi Di Clemente con accompagnamento musicale di Angela Ricciuti al flauto e Flavio Zuccarini alla chitarra. Voci Giulia di Nicola e Angela Salvitti. Il tutto all’interno del progetto ItineDante, una serie di appuntamenti in cui vengono presentati, letti e brevemente commentati, alcuni tra i canti più significativi dell’Inferno dantesco, accompagnati da performance artistiche a tema, per celebrare il settecentenario della morte del poeta fiorentino in alcuni dei luoghi più belli e suggestivi dell’Abruzzo.
Non poteva mancare nell’itinerario il luogo simbolo di uno dei personaggi più sfuggenti della Divina Commedia, al quale sono dedicate poche righe che hanno creato negli anni innumerevoli discussioni tra i filologi. Nonostante Dante non citi mai Celestino V, è opinione comune che i versi 59/60 del terzo canto dell’Inferno siano riferiti a lui. A sostegno di queste tesi ci sono l’importanza e la risonanza che ebbe all’epoca il gesto di Pietro da Morrone. Nel corso dei secoli, però, alcuni studiosi hanno dibattuto anche su altri possibili profili ai quali attribuirli. Da Ponzio Pilato a Esaù, fino a Giuliano l’Apostata.
I visitatori che prenoteranno lo spettacolo saranno accompagnati nella visita all’Abbazia (Chiesa, Refettorio, Aree museali) a partire dalle 15,30 fino alle 16,30 a gruppi di massimo 15 persone. Il tutto, naturalmente, si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid.
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