
No allo smembramento del biennio dell’Itcg De Nino-Morandi: il comitato omonimo si dice contrario all’ipotesi di trasferire i ragazzi del primo e secondo anno nei locali (ancora da realizzare) del liceo Fermi, in attesa che sia trovata una soluzione per il trasferimento della scuola da Pratola o peggio che siano conclusi i lavori di ristrutturazione della sede di via Virgilia D’Andrea che, tra l’altro, non sono stati ancora appaltati.
La smembramento della scuola, secondo il comitato, sparpaglierebbe studenti e docenti tra Sulmona e Pratola, contribuendo così a rendere meno appetibile l’iscrizione ad una scuola che è già ridotta al lumicino.
“Abbiamo chiesto alla Provincia di sottoscrivere a stretto giro il contratto per l’ex convento di S. Antonio, se davvero c’è l’intenzione di riportare la scuola a Sulmona e se lo stabile è disponibile dal prossimo anno – spiega Franco D’Amico – Sono passati otto anni, le istituzioni devono accelerare sull’individuazione di una sede alternativa”.
Ma la corte dei conti non interviene? Fatemi capire, pratola dista miseri 5km,stabile di proprietà della provincia a costo zero. Spiegatemi per quale ragione bisogna spendere denaro pubblico per il fitto ad un privato
E dimmi per quale motivo occorre spendere soldi per creare nuove aule nel liceo scientifico a fronte di una tendenziale riduzione degli studenti, se no
per le idee megalomani di qualche personaggio, aspirante politico, che nulla ha fatto all’epoca per evitare il trasferimento della scuola a Pratola
Ma quale corte dei conti !!
Sì sta cercando di non far morire un istituto scolastico!
Bisogna attivare la Corte dei conti per l’interesse di qualche Bar di Pratola ?
Guarda che mica sta morendo perché sta a pratola. Non diciamo fregnacce. Spiegatemi il nesso calo iscrizioni/pratola, ammesso che ci sia!
Sulmona è stata saccheggiata di tutto da una politica poco lungimirante ed incapace. Pratola fa sistema per arraffare ciò che può. Una vergogna assoluta lasciare quella scuola in mano di vandali che vi accedono indisturbati …