Delle dichiarazioni dei magistrati titolari dell’inchiesta non gli importa molto, né delle richieste del comitato Itcg, tantomeno delle rivendicazioni di una città, Sulmona, che rivuole la sua scuola, ma dove in fondo i rappresentanti istituzionali non sembrano non dormirci la notte. Almeno a giudicare dall’assordante silenzio finora prodotto.
Il presidente della Provincia e sindaco di Pratola Peligna (dove il De Nino-Morandi è stato trasferito di forza due anni e mezzo fa), Antonio De Crescentiis, non cambia linea e non cambia idea sul destino del cantiere di via Virgilia D’Andrea: non si fa, almeno per il momento; semplice e lineare, la palla passa al Provveditorato alle opere pubbliche e la scuola resta a Pratola. Vuoi mettere, sotto elezioni poi.
Lo ha ribadito l’altro giorno “de visu”, poco prima dell’inaugurazione della sede del Municipio messo a norma, sempre a Pratola, però.
“La graduatoria non è scalabile perché il progetto dei secondi classificati non era uguale e a me non è arrivata nessuna proposta compatibile”. E ancora: “In Provincia non c’è personale”, e via dicendo le dichiarazioni le ascoltate nel video (nella sezione “de visu”).
Cosa (non) fatta, capoverso.
Mentre Sulmona sta zitta zitta, se non fosse per il Comitato che ha trascinato a parlare con i giudici qualche giorno fa anche l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Sinibaldi. Il quale, tuttavia, si è ben guardato dal commentare.
Certi argomenti sono tabù. Sotto elezioni poi, vuoi mettere.
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