Un’assenza di massa più che uno sciopero vero e proprio da parte degli studenti dell’Itc “Antonio De Nino” di Sulmona. Infatti, davanti la sede di viale Mazzini, questa mattina non è stata svolta alcuna manifestazione, né tantomeno è stato comunicato dagli alunni uno sciopero programmato alla dirigente scolastica, Luigina D’Amico. I banchi, però, sono rimasti vuoti, con gran parte degli studenti che non è entrata in classe al suono della campanella. Insomma, la rivendicazione dei propri diritti è stata fatta al bar, al massimo. Se non direttamente da casa.
Alla base dell’assenza (che gli studenti saranno tenuti a giustificare) ci sarebbero motivazioni legate ad alcune mancanze scolastiche, che in realtà sono già in via di definizione. In primis, la mancanza della palestra in cui svolgere le ore di educazione motoria. Il polo scientifico “Fermi” già dallo scorso agosto ha avviato i contatti con la Provincia dell’Aquila per mettere a disposizione degli studenti il palazzetto dello sport in via XXV aprile. La struttura, che sarà condivisa con gli studenti dell’IIS Ovidio, sarà disponibile da inizio novembre.
Tra le altre motivazioni elencate dagli studenti dell’ex “Ragioneria”, figurano la mancanza di distributori per le merende e dell’aula magna. Sul primo punto l’istituto scolastico è già al lavoro sul bando per l’affidamento del servizio, mentre per quanto riguarda l’aula magna sarebbe stata messo a disposizione un locale nei pressi della vicina parrocchia di S. Francesco di Paola.
“Attendiamo i tempi tecnici della burocrazia”, ha spiegato la dirigente D’Amico.
La verità è’ ci sentiamo topi in trappola in una scuola che non sentiamo scuola con un forte abbandono e con una condizione di isolamento. Una toppa altro che Isituto
Questi sono i risultati di una politica che non funziona da anni. In questa città non si diplomeranno più figure come il geometra oppure il ragioniere, figure richieste in diversi settori. E pensare che erano gli istituti con più alunni! È un problema che non riguarda solo gli alunni ma anche gli insegnanti che saranno costretti ad andare fuori.Si fa di tutto per distruggere il buono che c’ era.
“bentornati nella vostra città” sbaglio o diceva questo lo slogan?
L’unica cosa buona fatta negli ultimi 10 anni a Sulmona
… ” Dalle verifiche svolte si è appreso che gli uffici provinciali attendono il trasferimento dei fascicoli da parte dei Provveditorato alle Opere Pubbliche che la Provincia nel 2017, aveva chiamato in causa come soggetto attuatore per poi fare un passo indietro con l’era Caruso. L’operazione è stata eseguita solo digitalmente ma per la Provincia, spiegano gli addetti ai lavori, non è ancora possibile pubblicare la gara poiché il passaggio di consegne risulta incompleto… ”
E nel 2024 si compiranno 10 anni dalla chiusura della storica sede… Così… Tanto per essere chiari…