Blitz questa mattina della polizia nei locali del call center 3G di Sulmona: un’ispezione seguita ad una segnalazione anonima che denunciava il mancato rispetto delle distanze e degli obblighi di prevenzione e sicurezza imposti dal decreto ministeriale anti Coronavirus.
Gli agenti del commissariato di via Sallustio hanno così eseguito un sopralluogo nello stabilimento di via del Lavoro dove sono impiegati circa quattrocento dipendenti.
La segnalazione, però, si è rivelata infondata e la 3G ha superato l’ispezione a pieni voti. Nel call center di Sulmona, nonostante le voci e le segnalazioni, infatti non sono state riscontrate violazioni da parte della polizia e anzi le misure adottate, che sono in via di rafforzamento, sono andate oltre gli obblighi di legge.
Una delle due sale del call center da 130 posti, infatti, è stata dimezzata nella capienza e tra una postazione e l’altra sono stati stabiliti degli intervalli di operatori (una si e una no). I locali saranno inoltre decontaminati con l’acquisto di macchinari per rigenerare l’aria, mentre sono in arrivo dei tappetini speciali che igenizzano anche gli ingressi, oltre alla fornitura di mascherine al personale (fin quando saranno disponibili). Vietati i luoghi comuni di assembramento e divisi i bagni.
Inoltre l’azienda ha avviato una formula spinta di lavoro da casa, con l’acquisto di 58 computer che serviranno già la prossima settimana a far restare a casa, lavorando, circa cinquanta persone.
Un segnale importante per un’azienda che dà oggi lavoro a centinaia di persone e che rappresenta una delle più grandi del territorio.
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