“Ipnagogia”: il romanzo di Servilio tra veglia e sonno

Tra la veglia e il sonno, lì dove tutto è ineluttabile e possibile. Il passaggio consapevole, a volte disarmante, più spesso piacevole, tra quello che siamo e quello che vorremmo fosse. Si intitola “Ipnagogia” il primo vero romanzo di Stefano Servilio (Pav edizione), autore 42enne di Bugnara che ha messo già la firma sul racconto breve “Tana libera tutti”.

Si presenta così innanzitutto al pubblico di casa, attraverso un tour di presentazioni che prenderà il via il prossimo 4 marzo (ore 17,30 nella sala polifunzionale San Domenico) a Villalago, dove ci sarà Enea Di Ianni a dialogare con lui, e che attraverserà la Valle Peligna e la Valle del Sagittario, prima di toccare diverse città d’Abruzzo e d’Italia.

La crisi esistenziale e l’indefinizione di se stessi viste attraverso gli occhi di un uomo incapace di amare, in piena crisi d’identità e affetto da una strana patologia “notturna”.

“Un linguaggio accattivante e scorrevole – si legge nella presentazione – un viaggio tra il fastidioso disturbo notturno e l’onirico che ne consegue, ben raccontato nel libro, in cui, tra paralisi del sonno e onirico, il protagonista cercherà le risposte per uscire dal suo caotico buio”.

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