Auguri e figlio maschio, bello, forte, romantico, intelligente, divertente, col cuore grande e il sorriso contagioso, che fa innamorare le ragazze, in loro ti rivedi e speri che lui non osi farle soffrire -neanche una-, che non parli a vanvera e non agisca a caso, perché loro sono come eri tu e lui è tremendamente simile a quei ragazzi che ti facevano sentire insignificante.
Auguri e figlio maschio, aitante e sportivo, con il borsone della palestra puzzolente, le camicie da stirare sempre quando hai fretta, la partita da guardare proprio mentre sull’altro canale danno il tuo film preferito e lo stomaco col doppio fondo, anzi senza fondo: lo sfondo.
Auguri e figlio maschio, che ti abbraccia all’improvviso e ti senti piccola fra quei bicipiti, ne percepisci la potenza e il lieve profumo di bagnoschiuma e, mentre cerchi qualche euro di mancia sul fondo della borsa, hai gli occhi umidi per la felicità: la sua.
La felicità è delicata come un fiore e tu vorresti suggerire al tuo figlio maschio di non regalare mai a una donna costosi fiori recisi, destinati a marcire in un vaso, ma di portarla a vedere immensi campi fioriti.
Invece resti zitta, perché certe cose si apprendono ascoltando il silenzio, non i sermoni e subendo esperienze, non prediche.
Auguri e figlio maschio, col sabato sera organizzato e la vita incasinata, un’occhiata compiaciuta allo specchio e domani si vedrà, l’importante è che la scodella del popcorn sia piena: non si può certo studiare a stomaco vuoto.
Auguri e figli misti, perché poi è arrivata anche una femminuccia e, dal primo istante in cui l’ho saputo, ho sorriso, immaginando una mini me entrare a far parte della mia vita.
Una piccola Raffaellina che mi avrebbe riempito la vita di rosa,
così identica a me, che le avrei dovuto insegnare a domare i capelli crespi come i miei, la pelle grassa come la mia e il carattere esuberante come il mio. Le avrei risparmiato i miei stessi errori, consigliandole di studiare tanto, sognare in grande e non dare troppa importanza al piccolo, quando possibile.
Le avrei spiegato l’immenso valore che custodisce in sé ogni persona, il talento, la capacità, la personalità che ci rende tutti unici: le avrei svelato il trucco per riuscire a scovare la speciale scintilla in se stessa e nel prossimo, ad alimentarla rendendola incendio indomabile. L’avrei sollecitata a imparare da tutti, non dando mai per scontato niente e nessuno, senza far caso a gradi, gerarchie, marche e prezzi. Perché tutti valgono, tutti contano e tutto è importante.
Per lei la vita sarebbe stata più semplice in quanto uguale a me: essendo io così -come lei- da molti anni, le avrei potuto evitare fallimenti, cadute e problemi. Una Raffaella versione 2.0, new edition, release 4.
Poi è nata.
Mia figlia non mi somiglia per niente fortunatamente: in lei non mi rivedo affatto.
Ha coraggio, determinazione, i capelli lisci e la pelle bianca come il latte. Ha la calma di chi non intende sprecare il suo tempo ad agitarsi e la bocca a cuore, col sorriso raro.
Si muove talmente sicura nel mondo, che a volte mi sorprendo ad imitarla, sperando di inciampare di meno e di sembrare disinvolta come lei.
Mia figlia si veste sempre di nero, mi abbraccia e bacia poco, ma quando succede è quasi una pretesa. È scontrosa e taciturna, tranne in quell’ora del giorno in cui mi racconta tutto, mi mostra il vestito nero che indosserà il sabato sera e mi preannuncia un furto di collant dal cassetto.
Auguri e figli misti, che un giorno si amano e l’altro si odiano, che si confidano segreti che io non conoscerò mai.
Auguri e figli misti, da osservare al microscopio oppure con il telescopio, sperando per loro le cose più belle, mentre raccolgo da terra le briciole della merenda, un calzino, una schedina giocata e un foglio accartocciato che non riuscirò a evitare di sbirciare, sperando di venire a conoscenza di almeno uno dei segreti, che i figli misti si confidano, affacciandomi così, anche solo per un attimo, al di là del muro che è giusto ci sia fra me, lui e lei.
gRaffa
Raffaella Di Girolamo
Bellissimo e complimenti…mi piace molto questo suo modo di procedere, in una scrittura semplice ma mai scontata
Mi imbarazzano tanto i complimenti, ma questa volta voglio rispondere:
grazie Carmela.
A volte penso che impazzirei senza questo angolino del web dove poter mettere nero su bianco i miei pensieri…o almeno parte di essi.
Nell’articolo, come tutti del resto. Mi piace molto il tuo modo di esprimersi.
Bell’articolo scusa