Invalidata dal vaccino del lotto fallato, insegnante ora rischia il licenziamento

Ogni mattina, quando la notte, ovvero il sonno, dura più di quattro ore, la domanda è se ce la farà ad arrivare a scuola, percorrere quei quaranta minuti in auto senza avere attacchi di panico, diarrea improvvisa, parestesie o convulsioni. Perché ora, dopo due anni e mezzo e nove mesi di certificati medici, di assenze per malattia non può più permettersele, non senza vedere decurtato il suo stipendio di insegnante: prima del 10%, poi del 50% e poi ancora l’aspettativa non retribuita e il licenziamento. Maria (nome di fantasia), quarantacinque anni di Sulmona insegnante di musica, tanto sa che prima o poi finirà così, senza lavoro. Che non guarirà più, che la sua vita è stata profondamente modificata e condannata il 9 marzo del 2021, quando, lei fiduciosa nella scienza e certo mai stata novax, si sottopose a Montesilvano alla dose di AstraZeneca contro il Covid.

Lotto ABV2856 che, di lì a due giorni, sarebbe stato sospeso dall’Aifa, ritirato dal mercato. Dopo almeno tre morti sospette e tante storie, catalogate come “reazione avverse”, che sono rimaste nel silenzio, ma che nel silenzio continuano a portarsi dietro un fardello di dolore e sofferenza.

“I sintomi sono iniziati dopo trenta ore dalla dose – racconta Maria – un formicolio alla testa che il medico mi disse sarebbe passato. Poi la visita a giugno dal neurologo dell’ospedale che mi disse che qualcosa non aveva funzionato come doveva tra me e il vaccino”. Poi sempre peggio: cefalee, diarrea, vertigini, attacchi di panico, fino alle convulsioni che a distanza di più di un anno, tra la fine di agosto e i primi di settembre del 2022, le fecero temere il peggio e perdere cinque chili in cinque giorni. Di lì la malattia fino a marzo scorso, quando si decise a tornare al lavoro, nel pescarese, facendosi accompagnare dalla madre in auto. Il piccolo miglioramento e gli alti e bassi, con giorni in cui, racconta, “non riesco proprio a muovermi”.

Ora che ha finito i giorni di malattia (per i prossimi due anni) ogni giorno è un terno al lotto: “Ho chiesto almeno il ravvicinamento, ma non mi è stato concesso – spiega – la mia cartella clinica non è chiusa e non posso fare domanda di invalidità, né per la 104. Nessuno si assume la responsabilità di dire con chiarezza che la malattia è l’effetto del vaccino: non c’è avvocato che mi dà speranze, né medico che lo mette nero su bianco”.

Le ipotesi che le sono state prospettate è che sia stato danneggiato il sistema neurovegetativo: i calmanti le servono per controllare i disturbi, non certo per guarirli e risolverli.

“La cosa che fa stare peggio però – continua – è l’indifferenza, il silenzio: della stampa, della gente, dei colleghi, dello Stato, del sistema sanitario. Mi chiedo cosa ho fatto di male per ricevere questo trattamento da uno Stato che ho sempre servito con onestà e senza mai assentarmi dal mio posto. Mi sono dovuta pagare anche per oltre due mesi i tamponi ogni due giorni, quando costavano 15 euro l’uno, per evitare la seconda dose in attesa dell’esenzione. Ora non vogliono concedermi neanche di riavvicinarmi a casa, per evitare di guidare, almeno”.

L’unico conforto, si fa per dire, è che non è l’unica a trovarsi in queste condizioni, dopo due anni e mezzo dal vaccino: “C’è un gruppo che si chiama Comitato Ascoltami dove si possono leggere centinaia di storie simili alla mia – aggiunge Maria – ma possibile che nessuno, dopo tanto tempo, non si faccia qualche domanda e soprattutto riesca a darci qualche risposta, o almeno un aiuto”.

8 Commenti su "Invalidata dal vaccino del lotto fallato, insegnante ora rischia il licenziamento"

  1. Quando si dice: mai fidarsi delle istituzioni, dei governi, della politica e della “giustizia”, favorevole solo ai delinquenti e ai nullafacenti. Il Potere ingiusto, vince sempre contro gli onesti e i gli indifesi, dei quali, ignorandoli, si prende gioco e ne fa ciò che vuole.

  2. Mi spiace molto che una persona debba soffrire queste pene per colpe altrui .
    Spero che le istituzioni si interessino al caso ed aiutino questa insegnante.
    Grazie al germe per l’attenzione rivolta ai cittadini bisognosi di attenzione

  3. Il problema vero sta proprio nel poter asserire..” C’è qualcosa tra te e il vaccino che non ha funzionato..”,ne consegue che la responsabilità del danno viene imputata al sistema immunitario ” fallace” del singolo ..è il modo migliore per lavarsene TUTTI le mani. Ben vengano articoli come questo..solidarietà’ alla signora,grazie al Germe.

  4. Mi dispiace davvero tanto per la signora. Uno dimostra un gran senso civile e poi viene trattato in questo modo e allora pensi che i complottisti hanno ragione

  5. E ora dove sono ? | 24 Ottobre 2023 at 10:07 | Rispondi

    Dove sono finiti i paladini del vaccino a tutti i costi ?? Senza critica ? Senza dubbi ? Che hanno deriso chi esprimeva anche solo dubbi ?

    Alla fine la storia è’ sempre la stessa…..hanno sempre ragione i pochissimi che si sono ribellati !

  6. Ma come, non erano FEIC NIUS i danni avversi ed i malori improvvisi da peraccino?
    I veri negazionisti sono e saranno sempre gli organi di informazione, lo stato e i boccaloni
    che ripetono a memoria le filastrocche dl sitema.

  7. Allora dobbiamo fare chiarezza, i vaccini hanno funzionato nel 99.99% dei casi, la signora Maria fa purtroppo parte dello 0.1% a cui lo stato italiano dovrebbe (una volta accertato il tutto) riconoscerle alcuni benefici come lo fa già con altre patologie. Il problema sorge perché lo stato italiano non può riconoscere invalidante qualcosa che ha costretto a fare (pena l’ assenza dal lavoro senza stipendio, che equivale ad un obbligo) allora bisogna in un sistema come il nostro ricorrere ad alcune scorciatoie, all’ italiana maniera insomma, cioè da un equipe medica farsi inglobare tutti i sintomi della signora e farli rientrare in un altra malattia già invalidante di quelle che danno già diritto alle agevolazioni come 104 ecc.il tutto si fa conoscendo le persone giuste al posto giusto cioè come ho già detto all’ italiana maniera…

    • È comunque scandaloso che tutti sanno che la signora, suo malgrado purtroppo, è stata vittima incolpevole del vaccino (reso obbligatorio ndr) e, cosa grave, nessuno è disposto a scriverlo nero su bianco.
      Ancora più triste e scandaloso è il comportamento delle istituzioni che pur sapendo non fanno nulla x la signora che non sarà mai risarcita abbastanza purtroppo.
      Tutta la mia solidarietà alla signora

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