Non si è fatta attendere la risposta dell’INPS Abruzzo, che attraverso un comunicato a firma del suo direttore generale, Luciano Busacca, replica alla denuncia del dirigente UIL PA, Mauro Nardella, in merito alle mancate riunioni delle commissioni per le verifiche di disabilità.
Busacca ha voluto ricordare la non facile situazione in cui versa il centro medico legale dell’Agenzia territoriale dell’INPS di Sulmona, da tempo costretto a fare i conti con “una pesante carenza di personale medico”. Situazione che non ha comunque impedito ai medici della provincia dell’Aquila di soddisfare “l’esigenza proveniente dal bacino di utenza sulmonese” e di svolgere tutte le attività di accertamento dell’invalidità, handicap e disabilità, nonché quelle relative alle invalidità previdenziali. “Ivi comprese le visite domiciliari effettuate – continua il direttore generale – regolarmente per coloro che sono impossibilitati a recarsi presso l’ambulatorio medico dell’Agenzia di Sulmona”.
Parole confermate dai numeri, che Luciano Busacca non esita a mostrare per rimarcare il lavoro svolto dal personale in servizio che, grazie ad un’organizzazione interna basata sul criterio di rotazione, dal 1 gennaio 2024 al 30 marzo 2024 è riuscito ad effettuare 122 visite mediche di invalidità previdenziale validando oltre 1000 verbali ASL di invalidità civile e disabilità. In attesa della immissione di nuovo personale medico “fortemente voluto” dallo stesso Busacca, sono già state calendarizzate le visite mediche da effettuarsi nei prossimi mesi.
“Nessuno perderà la pensione o l’assegno di invalidità per la mancata visita di accertamento”, ha rassicurato Busacca. Sono le norme a prevederlo, ricorda il direttore generale dell’INPS Abruzzo. Quelle contenute nella legge n. 114 del 2014 per la quale “i cittadini già riconosciuti invalidi civili continueranno a percepire la pensione o l’assegno di invalidità fino alla nuova visita di revisione”. Nessuna paura dunque di perdere assegni o pensioni di invalidità a causa del ritardi dell’INPS nelle visite di revisione, come pure nessuna paura di un’eventuale retroattività della revoca della prestazione. Infatti, continua Busacca, “laddove la commissione INPS decidesse di revocare la prestazione in occasione della visita di revisione, la revoca produrrebbe effetti solo a partire dalla data della visita e non da quella di scadenza del verbale. Stesso discorso per i verbali di accertamento ai sensi della legge 104/1992″.
Il direttore generale INPS Abruzzo conclude ricordando che di fronte alla contestazione da parte di altre pubbliche amministrazioni, il cittadino invalido e disabile potrà opporre quanto previsto dalla legge 114 anche autocertificando la mancanza della visita.
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