Traccia il bilancio Marco Marsilio, guardando al futuro. Il neo rieletto presidente della Regione (il primo della storia in Abruzzo) fa una stima dei cinque anni passati di governo regionale che sono “propedeutici al prossimo quinquennio”. Parla di “semi e fondamenta gettate, che serviranno a tirare su l’edificio”. Non subito, però. Prima si tirerà il fiato, in attesa della proclamazione dei consiglieri regionali eletti da parte del Tribunale. Tempo una decina di giorni. Poi dai nomi che sbarcheranno a Palazzo Silone, si inizierà a costruire la giunta del Marsilio-bis.
Una giunta che sarà sintesi ed espressione di un’unione che, come spiega Marsilio, è ben racchiusa nell’immagine del Guerriero di Capestrano. “E’ un simbolo che supera i campanilismi. L’Abruzzo non può permettersi il lusso delle divisioni. I territori devono essere organizzati per diventare attrattivi. E lo si fa attraverso il dialogo che in cinque anni ho fatto instaurare tra costa e aree interne, tra mare e montagna”.
“Nel primo mandato, nonostante la pandemia e le guerre ci abbiano costretto a dedicare attenzione a risolvere le emergenze, noi abbiamo fatto un lavoro di pianificazione – concluse -, mettendo in ordine i conti. L’edilizia sanitaria ha visto tutti i progetti approvati, con i finanziamenti pronti e le gare d’appalto che stanno partendo. Abbiamo lavorato sulle grandi infrastrutture come la Roma-Pescara, dove a breve (in realtà non prima del 2025, ndr) partiranno i lavori sui primi due lotti”.
Paragonarci alla Sardegna è stato un errore … i Sardi sono tenaci, cazzuti, non dimenticano il torto subito … qua siamo riusciti a dimenticare persino che se ne è infischiato del metanodotto, dei mancati fondi per l’ospedale , per i collegamenti ferroviari … qua non si è mai visto , anche perché , non conoscendo la geografia della “ sua “ regione , avrà cercato Sulmona sul Tirreno !!!