Infrastrutture ferroviarie e trasporto di merci e persone. Questi gli argomenti affrontati lo scorso 30 gennaio, nella sede della CGIL di Pescara, nell’ambito di un confronto tra il candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo per la coalizione di centrosinistra, Luciano D’amico e le Organizzazioni Sindacali Filt-CGIL, Fit-CISL, UILTrasporti, Or.S.A. e FastConfsal.
Aspettative, criticità e priorità del settore ferroviario in Abruzzo sono stati i temi al centro del dibattito. D’Amico ha fornito la propria visione. I sindacati hanno chiesto maggiore sinergia tra TUA e Trenitalia, le due aziende che operano maggiormente sul territorio regionale. Permane, a detta delle organizzazioni sindacali, la criticità relativamente alle strutture decisionali di RFI e Trenitalia lunga percorrenza. L’Abruzzo, infatti, non è sede né di ambiti direzionali né di impianti, che restano ancora allocati tra Bari e Ancona.
Investimenti per le riqualificazioni delle stazioni e degli scali merci sono le altre richieste presentate a D’Amico. Pretese che trovano fondamento soprattutto dopo il rinnovo del contratto di servizio stipulato tra la Regione Abruzzo e Trenitalia, per un valore di 686 milioni di euro circa e che prevede anche un cospicuo aumento del costo delle tariffe fino al 35% per i viaggiatori; nonché il ruolo centrale svolto dalla partecipata Tua in merito alla movimentazione delle merci.
E’ stata chiesta la creazione di un tavolo permanente sul settore ferroviario, che includa anche le rappresentanze di imprese e consumatori. Grande risalto è stato dato ai temi della sicurezza dei lavoratori del settore, tenuto conto che si registrano preoccupanti aumenti di decessi, infortuni gravi e aggressioni del personale durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Sul versante del TPL, D’Amico ha ribadito la volontà di rendere totalmente gratuito il servizio pubblico,
ritenendo fondamentale trovare le risorse per la realizzazione dell’obiettivo, attraverso la rivisitazione
del Bilancio Regionale.
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