“Il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata sul nostro territorio è concreto e se ne hanno già dei segnali. Ed è da questo tema che il Pd di Sulmona riparte, facendo da stimolo a tutta la regione”. Teresa Nannarone fissa così un paletto imprescindibile del nuovo corso dei Dem locali, “confrontandosi su cose concrete – ha spiegato oggi all’assemblea provinciale – come la mafia dei pascoli, problema da noi sollevato e che il 21 settembre sarà al centro di uno speciale del Tguno, mentre a metà mese dovrebbe arrivare la risposta all’interrogazione fatta da Cozzolino al parlamento europeo”. Un problema, quello della legalità e dei rischi infiltrazioni, che non si ferma sulle montagne e nei pascoli, però, “perchè i grandi interessi sui rifiuti ci impongono di avere la guardia molto alta, con imprenditori plurindagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti, che hanno acquistato società sul nostro territorio”. Per questo, e non a caso, il primo vero appuntamento politico del Pd locale vedrà la partecipazione il prossimo 28 settembre di Franco Roberti, eurodeputato e già procuratore nazionale antimafia. Appuntamento durante il quale verrà proposto alle amministrazioni comunali l’adozione di un protocollo di legalità che miri alla prevenzione e alla trasparenza non solo amministrativa, ma anche del tessuto imprenditoriale sul territorio.
Nella sede del Pd in corso Ovidio le sedie non bastano ad ospitare i partecipanti: il soffitto riparato, i muri imbiancati, le scrivanie in ordine, danno plasticamente l’idea che qualcuno è tornato a fare politica in quelle stanze. E il segretario provinciale Francesco Piacente mostra il caso Sulmona al regionale Michele Fina, come “un esempio, un fiore all’occhiello. Tutto quello che il Pd dovrà essere nell’affrontare temi concreti, nel tornare tra la gente, contro il trasformismo che oggi a Sulmona lascia sopravvivere un’amministrazione incapace”. Poi l’annuncio della imminente fine del commissariamento: questione di settimane, dice Piacente, e il circolo di Sulmona avrà un nuovo direttivo, “grazie ad un tesseramento vero, fatto di persone in carne ed ossa”.
Poi la discussione sulla politica nazionale, sulla crisi di governo, la responsabilità e l’apertura verso una nuova stagione; ma anche la sfida per il prossimo appuntamento elettorale, quello delle provinciali in programma il 20 ottobre: “Dobbiamo correre per vincere – dice Piacente – per indirizzare anche la presidenza di Caruso, mettendolo in difficoltà anche nella sua Castel di Sangro. Presenteremo dieci candidati, tre per macro area oltre all’Alto Sangro, con l’obiettivo di riuscire a fare il meglio possibile, senza accordi e inciuci, mettendo la parola fine all’era dei trasformismi e dei civici. E non è un caso che questa sfida parta da Sulmona”.
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