Tredicimila e cinquecento metri quadri di superficie boschiva sono stati divorati dalle fiamme, nel 2022, all’interno del territorio comunale di Sulmona. L’elenco delle particelle da sottoporre al vincolo della legge 21/22/2000 n. 353 è stato approvato dalla giunta comunale a palazzo San Francesco.
Le zone boschive percorse dal fuoco, ed ora finite nel catasto, non potranno avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni. Sarà comunque consentita la costruzione di opere pubbliche, solo se finalizzate alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente. Un vincolo che dovrà comparire negli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle zone interessate dalle fiamme, stipulati entro quindici anni dagli eventi incendiari. Pena la nullità dell’atto.
Sarà vietata per dieci anni la realizzazione di edifici, nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive. Stop anche al pascolo e alla caccia. Per cinque anni, invece, non potrà essere effettuata attività di rimboschimento e ingegneria ambientale con risorse pubbliche, ad eccezione di autorizzazioni firmate dal Ministero dell’Ambiente. Niente raccolta dei prodotti del sottobosco per tre anni.
Tra gli incendi “accatastati” c’è quello del Casino Pantano, del 14 maggio 2022 e, soprattutto, quello di Colle Savente del 5 agosto 2022, dove vennero bruciati circa 12mila metri quadri di area boschiva.
È richiesta solo un po’ di pazienza: tra dieci anni si potrà lottizzare, a vantaggio di palazzinari e speculatori edili.
Magari ci spacceranno per “sviluppo” qualunque porcheria vorranno costruirvi.
Infatti vedo già sul colle savente e sul Morrone palazzi a 10 piani