L’assessore uscente allo Sport Pierino Fasciani commenta la notizia con l’hashtag #torneremoinseried e in effetti c’è da gioire per la riconsegna, domenica prossima, del campo sportivo Francesco Pallozzi, chiuso dal luglio scorso per la realizzazione del tappeto in erba sintetica. Un lavoro che doveva durare un paio di mesi, si disse.
Ma l’auspicio di Fasciani non è così scontato e non tanto per le meritate ambizioni dell’Ovidiana Sulmona (unica squadra della città rimasta in campo), quanto perché il Pallozzi, come avevamo detto e spiegato, nonostante le smentite, sulle pagine del Germe, la serie D probabilmente non potrà mai ospitarla.
Ieri l’addetto al collaudo lo ha fatto capire chiaramente al presidente della società sportiva Oreste De Deo: le misure del campo e in particolare quei 60 metri di larghezza a fronte dei 65 regolamentari, non ci sono. E non è detto nemmeno che Sulmona, quando e se sarà, potrà usufruire di una deroga che in realtà è prevista solo in casi eccezionali che non sembrano ad oggi ricorrere per l’appalto sulmonese.
L’omologazione concessa ieri, infatti, è solo un’omologazione temporanea, che autorizza la disputa di partite di Promozione e rimanda ad una seconda fase, tra un paio di mesi, il collaudo definitivo con la categorizzazione del campo.
Roba da dilettanti, insomma: anche in una giornata di festa come quella che domenica vedrà la prima partita sul sintetico tra Ovidiana e Casalbordino, cittadini e tifosi dovranno tenersi questo boccone a metà.
Chi non riuscirà proprio a mandarlo giù il boccone, è invece probabilmente l’ex responsabile del procedimento, l’ingegnere Fabrizio Petrilli, unico a non essere citato nella lista dei “grazie” fatta dal sindaco Annamaria Casini nel trionfalistico comunicato diramato ieri.
Questione di fair play.
Con tutto il rispetto per il Pallozzi, ma non era il caso di valutare uno stadio ex novo in zona Palazzetto, dato che persino quando vengono affissi i manifesti del circo in città, lo stesso reciti “Piazzale Stadio” anziché Piazzale Paolo Di Bartolomeo?
In Italia si realizzano campi sintetici da almeno 30 anni….
“unica squadra della città rimasta in campo” e l’Aurora?