Un tavolo istituzionale permanente presso la Regione e le rispettive prefetture con il coinvolgimento dei Comuni, dell’ANCI e dell’ATER. A chiederlo CGIL Abruzzo e Molise e SUNIA regionale davanti all’emergenza abitativa che nella nostra regione disegna “una parabola inarrestabile”. Come confermato dai dati resi noti dal Ministero dell’interno che dal 2021, anno in cui è stato eliminato il blocco degli sfratti, al 2023 registrano 3434 provvedimenti di sfratto emessi e 1672 provvedimenti eseguiti. Procedure di cui il 90% relativo alla cosiddetta “morosità incolpevole”.
Dati che fotografano una regione in cui il reddito disponibile delle famiglie “viene decurtato di oltre il 40% per spese legate a canoni di affitto e mutui” spiegano le sigle sindacali ricordando che in Abruzzo la percentuale delle famiglie in affitto è pari al 20% delle 562 mila famiglie residenti. Centododici mila nuclei familiari per un totale di 330 mila persone che “rappresentano il 49% di tutte le famiglie in povertà assoluta”.
Considerando poi le ricadute della crisi energetica con il rincaro dei costi “sia in termini di spese condominiali aumentate del 40% che per le utenze domestiche aumentate del 35%”, per l’8% delle famiglie riscaldare la propria abitazione “è diventato un lusso”. Questo secondo i dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica che evidenzia come ad essere colpite maggiormente siano “le famiglie con figli piccoli e anziani, soprattutto nelle aree interne della regione e nella provincia di Pescara”. Maglia nera dell’intera regione la provincia di Pescara infatti ha registrato, nel periodo preso in esame, il 70% delle procedure di sfratto, considerando sia i provvedimenti emessi che quelli eseguiti.
Con i “livelli di Governo e delle istituzioni impreparati nel dare risposte concrete, mirate e urgenti” affermano CGIL e SUNIA per le quali “il disagio abitativo è aggravato dal venir meno dei contributi per l’affitto e per la morosità incolpevole”; come confermato dalle ultime due leggi di bilancio con cui il Governo Meloni non ha rifinanziato i Fondi destinati ai due contributi per i quali, “anche nel recente Piano strutturale di bilancio 2025-2029 non c’è nessuna risorsa”.
Per questo la richiesta del tavolo tecnico da parte dei sindacati che continuano a ribadire la necessità di misure urgenti tra cui “risorse certe ed adeguate” per finanziare il Fondo per l’affitto e quello per la morosità incolpevole, “un piano organico per incrementare l’offerta di edilizia residenziale pubblica” e, attraverso adeguate politiche fiscali e tributarie, “un incentivo ai contratti di locazione a canone concordato di lunga durata”.
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