In 30mila scelgono il turismo esperienziale, è boom di presenze per Il Bosso

Trentamila presenza limitate alla sola estate 2019, dati ancora provvisori ma che testimoniano la “bontà” del turismo esperienziale targato Il Bosso. La cooperativa nata a Bussi sul Tirino e da poco trasferita a Capestrano, infatti, è tra le prime in Abruzzo ad aver lanciato una nuova prospettiva di fare turismo dove il turista diventa più un esploratore di luoghi esteriori e interiori.

Un fenomeno che coinvolge la Valle del Tirino, Gran Sasso d’Italia e l’Altopiano di Navelli con nuove strutture e proposte: pedalate e cavalcate naturalistiche e enogastronomiche, trekking, campi natura, settimane verdi dedicate ai bambini, educazione ambientale, il centro visite del lupo di Popoli, la canoa lungo il Tirino, tra i fiumi più limpidi d’Europa.

“Oltre alla crescita delle presenze turistiche dirette dal gruppo Il Bosso – riferisce il direttore del settore turistico Paolo Setta -, ci sono le importanti ricadute sul territorio, in termini di presenze nelle strutture ricettive e l’occupazione crescente di giovani professionisti, molti dei quali residenti nei borghi della Valle del Tirino e dei comuni limitrofi, questo è sicuramente un dato speciale per la mission del gruppo che ha fatto registrare l’impiego di oltre 60 qualificate risorse umane, le quali hanno garantito qualità, preparazione e passione a tutte le famiglie, i gruppi e gli individuali che si sono affidati alla soc. coop. Il Bosso, per vivere il Patrimonio Naturale e Culturale in Abruzzo”.

Complice probabilmente anche il bel tempo, la stagione turistico può dirsi ancora viva e “stagionale” con la “vendemmia nei vigneti autoctoni, la raccolta dello zafferano, con le lavorazioni agricole tra i secolari e pregiati uliveti della Valle del Tirino, e con le proposte esperienziali invernali sulla neve in fase di programmazione e prossime alla promozione”.

In quello che può definirsi un successo è fondamentale la relazione avviata con diverse realtà del territorio. Ne è un esempio il progetto valledeltirino.it che mette in rete 35 operatori turistici qualificati tra Capestrano, Ofena, Bussi sul Tirino, Navelli e Villa Santa Lucia. La conseguenza è stata la crescita del numero di presenze e delle strutture ricettiva in zona.

Un lavoro da sostenere, e qui entrano in gioco le istituzioni: “Coloro che hanno ruoli ed incarichi di Rappresentanza, negli Enti e nei Soggetti preposti alla promozione ed attuazione di iniziative in ambito turistico, economico ed ambientale, sanno perfettamente che hanno sulla scrivania una grossa responsabilità, per il futuro della nostra regione e degli imprenditori abruzzesi, i quali sono parte fondamentale del patrimonio intellettuale e produttivo della stessa regione, di conseguenza, i rappresentanti istituzionali hanno anche l’onere di rivoluzionare un’identità culturale, produttiva ed economica dell’Abruzzo, ancora oggi poco incisiva ed attrattiva”.

Non un Abruzzo che imita altre regioni, ma un “modello” Abruzzo autentico.

S. P.

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