Sono Aaron, Vincenzo, Pantaleo, Lorenza, Greta e Chiara, i sei studenti del Patini-Liberatore di Castel di Sangro che a Milano hanno partecipato al primo Hackathon della montagna degli studenti italiani in occasione dell’International Mountain Day. I ragazzi sono stati ospiti presso l’Università della montagna per parlare di un argomento fondamentale: l’imprenditorialità delle aree montane.
“Saper leggere le montagne per scoprire le opportunità imprenditoriali che offrono” come opportunità di lavoro e da qui la creazione di start up. “Propositivi e attivi gli studenti abruzzesi del Patini Liberatore, unici ad essere tra centinaia di candidati del Centro Sud- si legge nella nota-. Hanno interagito in modalità peer to peer con i colleghi lombardi, piemontesi e veneti provenienti dai territori montani dell’arco alpino e prealpino. Una grande scommessa quella del MIUR di attivare giovani talenti da coltivare al fine di sviluppare in modo del tutto innovativo lo sviluppo di Alpi ed Appennini come patrimonio da difendere, da conoscere e da valorizzare”.
Tra progetti e proposte il gruppo del Patini-Liberatore, che ha lavorato su “Associazione safe peack” finalizzata alla sensibilizzazione della sicurezza in montagna, con a capo Greta Cipolla, studentessa della classe quarta del liceo scientifico, opzione scienze applicate, andrà prossimamente in Nepal per partecipare ad un campo estivo.
“Una straordinaria esperienza – afferma la prof.ssa Alba Scannella coordinatrice dell’azione- che ha permesso ai nostri studenti che vivono pienamente la realtà territoriale montana di confrontarsi con colleghi delle altre realtà montane alpine”. “Un vortice di idee innovative da poter riportare nel nostro comprensorio – aggiunge la dirigente Cinzia D’Altorio – . Un vortice di idee partite da noi condivise ed apprezzate dai partner”.
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