Aveva risposto picche all’ipotesi dei 136 euro a tonnellata proposti dall’ex amministratore unico Franco Gerardini, figurarsi al nuovo conto inviatogli dal reintegrato Cda di Cogesa che, fatti due calcoli, ha spedito un preventivo di 158 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferita da Asm, ovvero dalla città dell’Aquila.
Un prezzo troppo alto da pagare, rispetto ai 110 euro pagati fino al 31 dicembre scorso e che il capoluogo ha versato per cinque anni grazie ad un contratto blindato fatto nel 2018. Contratto scaduto e da rinnovare, che la governance del Cogesa aveva avvertito avrebbe subito l’aggiornamento delle tariffe, ma che la partecipata aquilana, anche nell’ultima risposta inviata a Cogesa, continua a ritenere il prezzo corretto (quello dei 110 euro) in virtù di una “proroga tecnica” che in realtà non è tale.
Perché la proroga, o meglio la situazione di prorogatio, è stata concessa solo per motivi di sanità pubblica, visto che le circa 23mila tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti dagli aquilani altrimenti non si saprebbe dove metterli.
Ora però, dopo sette mesi, la corda sembra essersi tirata troppo, anche perché la qualità dei rifiuti conferiti continua ad essere pessima e a riempire velocemente la discarica di Sulmona. Così presto, Biondi o non Biondi, potrebbe arrivare per gli aquilani il preavviso di stop al servizio: un mese di tempo e poi la chiusura dei cancelli di Noce Mattei. Ipotesi che aveva annunciato già Gerardini prima che fosse costretto a dimettersi e rimasta sospesa, quindi, per quattro mesi.
D’altro canto, tra Cogesa e Asm c’è un contenzioso già in atto da quasi un milione di euro, una cifra destinata ad aumentare man mano che passa il tempo.
Per gli stessi motivi, la società Mote (montagne teramane), è stata già esclusa dai conferimenti: con 400mila euro di debiti nei confronti di Cogesa e circa 2mila tonnellate l’anno conferite.
Il Cogesa, questo è certo, non può permettersi più di fare regali, né saldi di inizio stagione. Neanche quando la stagione è quella elettorale alle porte.
Speriamo che si abbia la volontà e la forza di tener fede a quanto stabilito. L’Aquila continua a comportarsi da colonizzatore nei confronti di Sulmona ed ha ancora il vergognoso primato di una scarsa percentuale di raccolto differenziata … questi sono gli effettivi di una governance discontinua, incapace di tutelare la salute e gli interessi di Sulmona.
Vorrei fare l’elenco delle tante nefandezze che il capoluogo ha fatto nei confronti di Sulmona e dell’intero Abruzzo,ma voglio solo dire che se la nostra regione non si scrollerà questo elefante morente da dosso sarà la fine per tutti !
… Sicuri che sia colpa solo del Capoluogo di Provincia e Regione? …
Delle menti illuminate Peligne, Si politicamente influenzate… ma anche bramosi di benefici personali vari, ne vogliamo parlare?
Spiegateci, o politici di ogni colore e credo, come è stato possibile far crescere “ Ad libitum“ il Cogesa… nata come una piccola società territoriale a servizio di 25 Comuni della Valle Peligna per la raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti sul territorio… in una novella e moderna “ Idra di Lerna”… arrivando a far scaricare e smaltire rifiuti dai paesi delle Montagne Teramane – Mo.Te. – o quelli “ Aquilani “, tra l’altro poco o per niente differenziati e addirittura a un prezzo inferiore di quanto pagato dai fessi contribuenti locali… a quale “ Ercole” ci dobbiamo raccomandare per uccidere definitivamente e metaforicamente questa moderna Idra Peligna?
C’è ancora chi aspetta la grazia degli altri per risolvere i propri problemi esistenziali ma ci vogliono sangue sudore e lacrime per vincere una guerra.
Imparate dagli aquilani come si riesce a vincere la propria, nonostante tutto e tutti e senza piagnistei.
Fatevi un giro sotto pacentro questi giorni e respirate a pieni polmoni !
Avete distrutto irrimediabilmente compromesso una zona pedemontana bellissima
Signor Claudio non aspettiamo grazie. Siamo perfettamente consapevoli, perché ne abbiamo avuto ampie dimostrazioni, che, a differenza di altre, per questa città non ci sono santi in paradiso. Si tratta soltanto di pretendere tariffe adeguate. Non siamo in un contado, in cui si può disporre e imporre secondo le altrui utilità. Evidentemente, considerato come è sempre andata in passato, per qualcuno, questa semplice realtà è troppo difficile da comprendere e accettare.
Se non ci scrolliamo di dosso L’Aquila, sarà sempre complicata la vita per la nostra città e per il circondario.
Sulmona ha bisogno di liberarsi dalle catene che la soffocano per poter spiccare il volo..
Si parliamo parliamo ma non agiamo.Che aspettiamo per risolvere questo annoso problema.?
Soprattutto come fare?
Non usare il tuo Capoluogo come causa della decadenza del tuo territorio.
Ma tanto già lo sai e non dimenticare che ognuno è causa del proprio male.
Il mio capoluogo è Pescara
Il mio capoluogo è la più bella città d’Abruzzo: Sulmona, come risaputo.
Capisco l’amore per i propri luoghi, ma basta farsi un giro per l’Abruzzo interno e vedrà altri luoghi, questi si, davvero incantati.
Con il rispetto che tutto l’Abruzzo merita ovviamente, ritengo personalmente Sulmona, il suo comprensorio e le note località turistiche che la circondano la parte più interessante e blasonata.
Sono abruzzese, ho girato in lungo ed in largo l’Abruzzo e questa è la mia opinione senza voler avere la pretesa di convincere nessuno.
Inguaribili sentimentali.
Ce n’è uno poi che ama particolarmente Pescara. Fate attenzione, già la vedo la Madonna che scappa da Rancitelli.
Questa convinzione che molti hanno verso Pescara capoluogo non credo sia migliore, i pescaresi a risolvere i nostri problemi…mah! Sulmontini cambiate modo di vedere le cose e soprattutto non aspettatevi che siano gli altri a risolvere i problemi. I politici sarebbe ora che la smettessero di litigare e cominciassero a governare ( da anni succede questo chiunque e di qualunque schieramento).
Spero sia sia sbagliato, SULMONESI!
Ma davvero qualcuno pensa che passare da L’Aquila a Pescara possa cambiare le sorti della nostra città?
L’unica riflessione che mi sento di condividere… come mi innervosisce sentire che i problemi della nostra città dipendano da l’aquila.in queste sere ci sono stato per le manifestazioni e concerti dei cantieri dell’immaginario con spettacoli di livello a prezzi di 20 euro. Un mare di gente, città viva piena di persone. E noi??? Ancora discutere su fare o non fare spettacoli. Siamo anni che ci siamo consegnati a governi civici di inetti!
Certo
Egregio Claudio, stia tranquillo, Nostra Signora continuerà a correre a Sulmona, sa perché? Perché la Madonna quale simbolo di bellezza assoluta non poteva che scegliere un posto di bellezza assoluta per la sua celebrazione. Un posto unico, che non ha paragoni con nessun altro in Abruzzo né a Pescara né altrove, la nostra splendida piazza Maggiore.
Tranquillo Claudio, difficile pensare che Maria acconsenta ad essere trasferita altrove.