Ad agosto scorso, quando si è dovuto rinunciare anche alla commemorazione dei caduti del bombardamento della stazione, avevano promesso che nel giro di qualche giorno avrebbero riconsegnato almeno il primo lotto. Ma a distanza di due mesi, gli operai della ditta incaricata da Rfi, si sono rivisti solo oggi.
Questa mattina, infatti, è stata spostata la locomotiva a vapore che troneggia nel centro del piazzale della stazione di Sulmona e che sarà spostata sul lato nord dello stesso, dove prima c’era, insomma, il monumento ai caduti che “ora” (si fa per dire) dovrà trovare collocazione al centro dello spazio.
Meglio tardi che mai per un treno che è a dir poco in ritardo, considerando che il rifacimento del piazzale doveva essere terminato l’anno scorso e che, a due anni dall’inizio lavori, non si è neanche a metà dell’opera.
Il cantiere infinito, d’altronde, sta creando molti disagi: ai bus, che da due anni ormai non hanno più uno spazio adeguato per fare manovra e parcheggiare; all’immagine della città di fronte alle migliaia di turisti che ogni settimana affollano i treni storici e, in ultimo in ordine cronologico, al progetto del bike-sharing, visto che una delle stazioni di ricarica che arriveranno a giorni dovrebbe trovare collocazione proprio nel piazzale ancora cantiere.
Il Comune dal canto suo ha chiesto a Rfi di accelerare e pressare sulla ditta appaltatrice, anche perché il fine lavori è ancora lontano: terminato il primo lotto, infatti, si dovrà passare al secondo, ovvero alla seconda metà del piazzale dove dovrà sorgere un’area pedonale con al centro il monumento ai caduti e poi ancora una seconda fase che riguarda invece il recupero dell’ex palazzina Iel, dove dovrebbe trovare posto un hub turistico.
Sperando che in sala d’attesa non si resti a vita.
Se questo paese non riuscirà a liberarsi,una volta per tutte, di questa burocrazia del caxxo, andrà sempre più a fondo..