
La presentazione della lista e del programma ci sarà ai primi di aprile, ma Nicola Di Ianni, intanto, oggi ha formalizzato la sua candidatura a sindaco. Il terzo incomodo, più che Terzo Polo, nella corsa, finora a due, tra Tirabassi e Figorilli.
Né con la destra, né con la sinistra: la lista Metamorfosi, correrà per la città, dice, “senza diktat dall’alto e senza condizionamenti”.
A Di Masci ha detto no dopo un mese e mezzo di confronto: “Non ci siamo trovati, soprattutto perché noi vogliamo svecchiare la politica in città, proporre volti e idee nuove – spiega Di Ianni – in lista con noi ci sono due ventenni che hanno voluto far parte del progetto e questo è il segno della nostra differenza”.
Sanità, cultura, industria del turismo e sport i fari guida del programma, che punterà a mettere in rete le risorse del territorio, per fare di Sulmona una città vocata al turismo e all’accoglienza: “Abbiamo già contatti per un master universitario – dice il candidato – e tanti progetti innovativi con respiro internazionale”.
Quarantanove anni tra qualche giorno, Nicola Di Ianni, figlio dell’ex consigliere e assessore Enea, è uno che la politica l’ha sempre vissuta tra le mura di casa e che nel suo curriculum, oltre alla cattedra di filosofia alle superiori, vanta molto attivismo nel sociale e nell’animazione.
“Essere civici vuol dire questo – spiega – pensare alla città, non a filiere e posizioni. I partiti non sono in grado interpretare le esigenze dei sulmonesi e per questo abbiamo deciso di metterci in gioco”.
Quale sarà il risultato delle urne non lo sa: “Corriamo per vincere, ovviamente, ma sappiamo di non avere la forza elettorale delle altre due coalizioni – commenta – il 26 maggio vedremo il risultato delle urne ed eventualmente ci metteremo a disposizione di chi vorrà adottare le nostre proposte”.
Sempre che si arrivi al ballottaggio.
… quindi si metterà a disposizione della destra o della sinistra?… tradotto in politichese significa che si venderà al miglior offerente!!!… poi dice di avere due ventenni in lista… e gli altri 14 che età hanno?… la verità è che vuole essere una primadonna senza avere le truppe e che ha rotto con Di Masci perché voleva fare a tutti costi il candidato Sindaco pur avendo a mala pena mezza lista…. Un uomo solo al comando…. Peggio della prima Repubblica!