Il sindaco di Introdacqua Terenzio Di Censo ha protocollato questa mattina le sue dimissioni agli uffici comunali perché di fronte all’enorme buco di bilancio, 618 mila euro, non trova più la serenità per continuare nel suo compito. “Abbiamo provato a predisporre un piano di rientro per le casse comunali ma non sta dando i suoi risultati, inoltre stanno arrivando i primi avvisi giudiziari e non so come potremo andare avanti”.
La situazione del Comune di Introdacqua è a dir poco drammatica, tutto è iniziato – a detta del sindaco – quando a seguito di una revisione contabile è stato scoperto il buco in bilancio. L’amministrazione Di Censo infatti, aveva ereditato nel 2015 una situazione tutt’altro che critica. Infatti la precedente amministrazione aveva un avanzo di bilancio di circa 350 mila euro accompagnato però da una ristretta liquidità di cassa. La vera svolta è avvenuta quando due anni fa, con la riforma del bilancio comunale ed il passaggio al bilancio armonizzato, alcuni palliativi come ad esempio quello di coprire i debiti in bilancio con i residui attivi, sono stati proibiti dalla legge ed è così che è emerso il vero stato delle cose.
L’opposizione introdacquese con il gruppo Uniti per Introdacqua, ha denunciato più volte l’imminente dissesto finanziario – l’ultima volta ad inizio luglio – giudicando insufficiente anche il piano di rientro presentato dal sindaco. Nello stesso infatti, ben 308 mila euro dovevano essere recuperati dalla vendita di un immobile comunale che in realtà ne valeva molti di meno. Alla fine, anche il sindaco è dovuto giungere amaramente alle conclusioni che evidenziava la minoranza.
Di Censo a questo punto ha venti giorni per revocare le dimissioni e confida di aver già iniziato a ricevere richieste di ripensamento dai suoi consiglieri, ma “la scelta – dichiara – resta categorica”.
Savino Monterisi
Per me bisognerebbe andare ad indagare chi ha perorato per questa persona