Il “ritiro” di Ferragosto

Con il ferragosto alle porte l’Abruzzo si prepara a fronteggiare l’ondata di vacanzieri che come da tradizione non rinunciano a trascorrere qualche giorno fuori porta.

Al mare come in montagna dove già nel mese di luglio in tanti hanno cercato refrigerio dalla canicola cittadina scegliendo di raggiungere i territori del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove Pescasseroli resta la località più gettonata oppure l’Alto Sangro dove le “presenze si attestano sui valori dello scorso anno”. A dichiararlo il presidente di Federturismo Abruzzo Dario Colecchi che sottolinea come sia impossibile fare qualunque considerazione in assenza di dati ufficiali, numeri che saranno disponibili non prima di settembre quando sarà possibile confrontare l’attuale andamento turistico con quello degli anni precedenti. Intanto però l’impressione degli addetti ai lavori è quella di un leggero calo in tutte le località turistiche, compresa Castel di Sangro dove quest’anno il ritiro del Napoli Calcio ha attirato 100 mila presenze, 40 mila in meno rispetto allo scorso anno, numeri che comunque hanno non hanno deluso gli operatori del settore con le strutture alberghiere tutte sold out.

Non così a Scanno dove ad attirare l’attenzione mista a preoccupazione è un altro “ritiro”, quello del lago che nel mese di luglio ha fatto registrare un abbassamento di oltre sei metri sotto il livello di massima piena. Un fenomeno in realtà non nuovo, affermano gli stessi scannesi ricordando analoghi fenomeni negli anni ’88, 2007 e 2012 quando il lago si era “ritirato” per poi tornare, con l’arrivo delle piogge, ai livelli precedenti. Piogge che quest’anno però non sono arrivate come confermano i dati che parlano di precipitazioni piovose sempre più scarse, una media di 600 mm negli ultimi due anni contro i 1000 mm degli anni precedenti, quantità insufficienti a contrastare il processo di evaporazione delle acque provocato dalle elevate temperature. Con la riva che ogni anno arretra sempre di più lasciando intravedere terra e pietre laddove prima c’era l’acqua, spazio rubato al lago dove non è possibile sostare perché come spiega il sindaco di Scanno Giovanni Mastrogiovanni “il nostro lago presenta un declivio immediato e laddove l’acqua si è ritirata è impossibile stazionare”.

E così al ritiro del lago si aggiunge quello dei turisti quest’anno in leggero calo rispetto allo scorso anno, come riportano gli operatori turistici che però confidano in quelle che si preannunciano le due settimane più “calde” della stagione. Non solo per le presenze che, dati alla mano, confermano le ultime due settimane di agosto come le più gettonate quanto per le temperature, negli ultimi anni, in costante aumento. Un caldo anomalo, lo definiscono gli esperti, che insieme alla scarsità di precipitazioni sia piovose che nevose ha finito per “modificare” la volumetria del lago più romantico d’Italia. Uno specchio d’acqua che nonostante punti di secca sempre più evidenti non perde però il suo fascino tanto da attrarre un gran numero di turisti, per la maggior parte famiglie desiderose di vivere la natura immerse nella tranquilla atmosfera lacustre. Soprattutto durante la settimana di Ferragosto come dimostrano le prenotazioni che sul versante della ristorazione confermano il trend degli ultimi anni mentre appaiono in leggero calo sul versante alberghiero. “Un calo generalizzato” commenta il primo cittadino di Scanno per il quale i dati sulle presenze risentono principalmente di due fattori, l’andamento climatico delle stagioni non più regolare come un tempo e le diverse abitudini del turista che oggi predilige la vacanza mordi e fuggi rispetto a quella stanziale”.

Un turismo sempre più di passaggio dunque a Scanno come altrove soprattutto dopo il covid, anni in cui quasi tutte le località turistiche hanno registrato un picco di presenze con dati poi rientrati nella norma, fenomeno la cui spiegazione è da ricercare nell’entusiasmo di tornare a viaggiare dopo i lunghi periodi di lockdown.

Che siano di passaggio o meno, oggi a Scanno i turisti troveranno ad accoglierli un paese che ha deciso di puntare sulla mobilità con interventi di riqualificazione stradale per riordinare il traffico veicolare a vantaggio della pedonalizzazione. “Dopo il rifacimento di arterie stradali, a breve verrà aperta una nuova area parcheggio nei pressi del palazzetto – aggiunge il sindaco – con l’attivazione di un servizio navetta per raggiungere comodamente il centro del paese”. Interventi da completare dopo il periodo di Ferragosto quando verranno portati a termine anche quelli che hanno interessato il lago con la messa in sicurezza delle rive e l’anello circumlacuale completamente afaltato. Peccato per quei sei metri di acque in meno che pur non intaccando l’attrattività del più grande bacino naturale d’Abruzzo impongono di affrontare l’emergenza climatica con più efficaci modelli di sostenibilità ambientale.

E se la montagna resta la scelta preferita dai più, ad agosto non mancheranno turisti anche a Sulmona dove, stando alle richieste di prenotazioni pervenute dall’inizio del mese, si registra una maggiore presenza di visitatori, soprattutto stranieri. Stati Uniti, Australia e Canada i Paesi di maggior provenienza di turisti che in Abruzzo spesso vengono alla “ricerca delle proprie radici” approfittando del viaggio per conoscere meglio il nostro territorio; oltre a tedeschi, belgi e da qualche mese anche francesi, visitatori più attratti dall’aspetto naturalistico. A rilevarlo il personale dell’Ufficio Turistico cittadino che, pur non avendo ancora dati ufficiali, conferma quello che da qualche anno è diventato un vero e proprio trend. Quello di un turismo di qualità che soprattutto nel mese di agosto vede molti visitatori “chiedere informazioni e visite guidate per conoscere meglio la città anche attraverso percorsi enogastromici” spiegano dall’Ufficio turistico dove i dati delineano un flusso turistico da sempre “più calmo nel mese di luglio e più intenso in prossimità del ferragosto”. Con la previsione di un aumento di presenze turistiche dagli USA per i mesi di settembre e ottobre viste le richieste già pervenute di tour organizzati per scoprire non solo Sulmona ma anche i paesi limitrofi fino alla costa dei Trabocchi e al Gran Sasso.

Ma al di là di numeri e dati più o meno ufficiali resta il fatto che in molti hanno scelto di trascorrere il ferragosto in Abruzzo, terra dove bellezze naturalistiche, storia e tradizioni ancestrali non smettono di attrarre chi è alla ricerca di un buen retiro dove trovare pace e tranquillità. Non importa se lungo un sentiero di montagna, per le vie del centro cittadino o sulle rive di un lago un po’ “ritirato”.

Elisa Pizzoferrato

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