La sperimentazione della cosiddetta area pedonale urbana, di fatto un semplice irrigidimento della zona a traffico limitato attualmente esistente, partirà con molta probabilità già dal prossimo fine settimana. La cartellonistica necessaria dovrebbe infatti essere pronta a giorni e per venerdì alle ore 17, come da delibera di giunta, scatterà l’allegerimento dalle auto del centro storico. I sei fine settimana previsti per la sperimentazione (fino a fine settembre) non avranno gran senso, però, se ai divieti non verrà accompagnata una politica per il centro storico, ovvero la sua valorizzazione e rivitalizzazione.
E se alla città serviva un esempio, un come fare, o anche un come non fare, l’occasione l’hanno data gli ultimi quattro giorni della settimana appena trascorsa. Due eventi attaccati l’uno all’altro, che si sono svolti sullo stesso spazio, eppure così diversi e con effetti così opposti, da restituire in poche ore l’immagine e l’identità di due città completamente diverse.
Da una parte la Fiera dell’Assunta svoltasi il 14 e 15 agosto, dall’altra Piano Piano per Sulmona che venerdì e sabato scorsi ci ha permesso di fare pace con la bellezza di questa città, deturpata, appena poche ore prima, dalla solita accozzaglia di bancarelle buttate a caso e, quest’anno, anche da un’imbarazzante installazione di gonfiabili che, non si sa davvero a chi sia potuto venire in mente e chi abbia potuto autorizzarla, è stata eretta proprio davanti alla statua di Ovidio, fino ad oscurarla del tutto.
All’oggettivo scempio urbanistico e storico dei gonfiabili, sono seguite poi le attese e anche giustificate lamentele dei commercianti che, anche quest’anno, hanno denunciato come le bancarelle della Fiera abbiano di fatto coperto molti degli ingressi degli esercizi commerciali di corso Ovidio e in un periodo, quello di Ferragosto, nel quale i turisti non mancano e certo non vengono per la Fiera.
Eppure c’è, dopo lunga gestazione, un regolamento che detta luoghi e qualità delle Fiere e che, non a caso, in un primo momento aveva escluso la realizzazione dell’appuntamento di Ferragosto proprio per la sua genericità nell’offerta merceologica e per l’assenza di elementi di qualità. Una decisione che a distanza di poche ore il Comune ha ribaltato autorizzando la Cna ad allestire l’evento.
Al pugno sferrato dalla Fiera dell’Assunta, è seguita poi la carezza di Piano Piano per Sulmona, manifestazione che cresce ogni anno e che ogni anno regala emozioni di musica, coerografie, giochi di luce ed eleganza. L’esempio di quello che una città turistica dovrebbe essere, più che offrire: un approccio rispettoso del patrimonio architettonico e delle tradizioni culturali della città. Insomma Piano Piano, bene bene.
Il problema è che non tutti i fine settimana una macchina organizzativa così imponente può e ha le forze per muoversi. Ma Piano Piano per Sulmona ha indicato decisamente la strada, è l’esempio da seguire, anche se difficile da raggiungere: il Comune non può certo accollarsi uno sforzo economico di questa portata in modo periodico, però tante cose potrebbe fare perché, quei commercianti che si lamentano per la Fiera, ad esempio, convoglino le loro forze e anche qualche soldo a disegnare una città che abbia questo ritmo e questa sensibilità.
L’area pedonale urbana, fosse anche in futuro trasformata in una pedonalizzazione vera e propria, come auspica (e diciamo che auspica e basta) il sindaco Annamaria Casini, non servirà a molto senza questo salto di qualità che il Comune può comunque incentivare attraverso l’abbattimento dei costi di occupazione di suolo pubblico, ad esempio, la velocizzazione dei permessi a chi vuole offrire performance artistiche e musicali e più in generale aiutando a creare un’immagine di città e di centro storico di qualità. Dove sono importanti i sì, quanto i no.
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