Incivili scatenati questo fine settimana: la ricerca in cantina degli addobbi natalizi deve aver fatto crescere l’ansia di pulizie di fine anno. Così nel giro di tre giorni sulle strade e nei pressi dei cassonetti della raccolta stradale è stato abbandonato di tutto e di più.
La “medaglia” per l’originalità, però, va senza dubbio al “pesce fuor d’acqua”, ovvero al marinaio di montagna che ha pensato bene di lasciare vicino ad un cassonetto di viale stazione una barca. Sì, proprio una barca, di quelle in vetroresina che si usano per pescare.
Non sono mancati, però, anche gli appassionati della montagna con sci e bacchette. E poi pneumatici di trattori e camion, frigoriferi, peluche, divani, televisori, computer, sedie e quel po’ di eternit che fa sempre bene alla salute.
“È davvero sconfortante assistere a questi spettacoli indegni di una città civile – tuona dal suo profilo Facebook l’assessore all’Ambiente Alessandra Vella – Tali comportamenti denotano la mancanza assoluta di senso civico e di rispetto per la città e per tutti noi. Questi sono gesti offensivi perché offendono tutti coloro che, a vario titolo, cercano tutti i giorni di rendere migliore questa città”.
C’è da dire che dopo quattro anni dall’acquisto, i sulmonesi, quelli civili, stanno ancora aspettando l’installazione delle fototrappole: un’apparecchiatura costata circa 10mila euro, oltre alle spese per i telefoni e i corsi di formazione per la polizia municipale, che non è mai entrata in funzione, perché, a quanto sembra, nessuno è stato in grado di installare le paline che servono per posizionare l’apparecchiatura.
I luoghi dell’abbandono, d’altronde, sono sempre gli stessi: strade interpoderali quando va bene, o più spesso i cassonetti ai confini con i paesi del circondario che da anni praticano la raccolta differenziata, quella cioè che quando non entra in casa, si porta dal vicino.
Uno scempio e un esempio di inciviltà destinato purtroppo a crescere dal prossimo mese, quando cioè anche a Sulmona dovrebbe partire, in tutta la città, la raccolta porta a porta. I cassonetti spariranno infatti dalle strade e allora ognuno si sentirà in diritto di gettare l’immondizia dove capita, dai semplici sacchetti, che già si scorgono negli angoli delle strade provinciali come in quelli del centro storico, fino alle barche.
Eppure basterebbe poco, come ricorda l’assessore Vella: “Ricordo ancora una volta che è attivo un numero verde per il ritiro dei rifiuti ingombranti 800.012.490 e che da gennaio sarà possibile conferire rifiuti ingombranti anche presso Cogesa SpA, in via Vicenne, presso la Stazione ecologica”.
Uno sforzo che si può anche fare, insomma.
Mi piacerebbe sapere se, negli ultimi 10 anni, è stata elevata una multa per violazione dell’articolo 255 del Codice dell’ambiente (D.lgs. 3 aprile 2006, n.152) abbandono di rifiuti, che così recita:
“1. Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 256, comma 2, chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi 1 e 2, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da trecento euro a tremila euro. Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio.”
L’educazione si insegna e si impara.