Altro che ingresso nella giunta Casini, il Pd il prossimo 2 maggio non voterà “il bilancio, né tantomeno il piano delle opere pubbliche” scansando così ogni ipotesi di appoggio che pure nei giorni scorsi era venuta fuori dalle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Bruno Di Masci e che avevano trovato la ferma opposizione del presidente del circolo Sandro De Panfilis. Martedì il circolo sulmonese si è riunito per fare il punto sulla vicenda politica che sta lasciando col fiato sospeso la città e ne è venuto fuori “che i documenti relativi al bilancio non sono stati consegnati in tempi utili e tali da poter permettere, a nessuno di loro, di studiare, approfondire, discuterne anche all’interno del partito e presentare eventuali emendamenti – spiega il segretario Sergio Dante -. Tutto quello che verrà portato in consiglio comunale dalla giunta Casini è esclusivamente frutto delle decisioni dell’attuale maggioranza e noi non daremo il nostro appoggio”.
Spostando l’asse sul piano politico Dante puntualizza che l’eventuale ingresso in maggioranza non è questione all’ordine del giorno né il Pd intende essere “la stampella di una giunta che persiste nel percorrere una strada fallimentare per la nostra comunità e per la nostra città”. E la presentazione del bilancio è solo un esempio di questo “fallimento” perché presentato “completamente fuori tempo, per cui il sindaco e la sua maggioranza sono stati richiamati già dal prefetto. Come Pd siamo preoccupati per la gravità della situazione e per il protrarsi di questa crisi di maggioranza e riteniamo che un ulteriore commissariamento sicuramente sarebbe deleterio per tutti quanti”.
Dunque niente ingresso in giunta, ma i democrat si dicono pronti nel partecipare ad una “riflessione”, qualora se ne paventasse la necessità, riunendo il partito e decidendo insieme.
Si complica la situazione per l’amministrazione Casini provata dalla scissione interna con Alleanza per Sulmona (passata all’opposizione) e ai certo non idilliaci rapporti con Andrea Ramunno e Deborah D’Amico usciti dal gruppo di Sulmona al Centro e senza il cui voto, o meglio con il cui voto contrario, l’amministrazione rischia di salatre mercoledì prossimo. Dopo le dimissioni di due assessori solo qualche giorno fa, Cristian La Civita e Mariella Iommi, infatti la situazione si è complicata. Sulla carta oggi la maggioranza avrebbe 10 voti contro i 7 dell’opposizione, ma se i due consiglieri ribelli decidessero di votare contro, anzichè astenersi, si passerebbe a 9 (no) contro 7 (si), visto che il Pd ha annunciato di voler votare contro il documento di programmazione economica.
Colpo di scena!!!
L’ennesimo!!!
Quindi tutto come prima!!!
Le smentite sono continue… e nulla vieta che al termine della pubblicazione del commento venga di nuovo tutto ribaltato.
Prima l’appoggio esterno con la giunta di salute pubblica (proposta vecchia di 1 anno e rimbalzato queste settimane), poi il rinnegare l’accordo fatto da BDM con l’ex assessore regionale e ora il NO su tutti in fronti.
Almeno un po di “chiara coerenza” e “definitiva posizione” che anche in quest’ultimo comunicato stampa non si intravede.
Aspettiamo il consiglio comunale e si vedrà!!!