Mostra preoccupazione il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per la proposta della Commissione europea di eliminare i motori a combustione per le nuove autovetture e il conseguente passaggio all’elettrico entro il 2035. A detta del Presidente Marsilio, infatti, ci sarebbe il rischio di “travolgere la filiera automobilistica e con essa la crescita economica delle singole regioni”.
In Abruzzo l’automotive da sempre recita un ruolo di primo piano per l’esportazione, anche se nell’ultimo report a cura di Aldo Ronci sull’export, la regione si dimostra sempre più indipendente dal settore dei veicoli a motore.
“Se la perentorietà di questo termine venisse confermata – ha spiegato Marsilio al dibattito sulla proposta di Alleanza delle Regioni a difesa del settore Automotive, nel corso della sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni – esporrebbe l’intero settore al rischio di perdere migliaia di posti di lavoro. Per questo ci auguriamo che il Consiglio possa modificare in maniera significativa la proposta della Commissione. Non possiamo passare dalla dipendenza dal gas e del petrolio russo, dalla quale ci stiamo faticosamente liberando, per affidarci al capriccio di paesi ostili, o comunque inaffidabili, come la Cina che monopolizzano il mercato delle batterie elettriche, dai quali già dipendiamo per microchip e semiconduttori che sono oggi principale motivo di blocco delle attività produttive”.
Una frase, quest’ultima sulla dipendenza dal gas e altri combustibili fossili, che può che far sorridere, dato che la Regione ha dato parere favorevole nemmeno due settimane fa al gasdotto Snam Sulmona-Foligno.
Un tantino incoerente il nostro “PR”esidente.
Si risente per la sostituzione dei motori a scoppio nelle autovetture, ma è favorevole all’idrogeno dei treni…
Mi sembrano, per ogni singolo caso, tutte risposte di convenevoli “convenienza”… Che strano!
Strano anche per il parere espresso sul metanodotto, o forse anche li c’è una convenienza senza convenevoli.