Nessun raduno di quad nel Parco per il 20 maggio, né è stata autorizzata alcuna escursione. Il Parco Nazionale d’Abruzzo rasscira le assciazioni.
Wwf, Cai e Montain Wilderness, hanno infatti manifestato la loro preoccupazione e contrarietà per un presunto raduno di quad nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Preoccupazioni legittime”, spiegano dall’Ente che specifica “L’iniziativa annunciata alla quale ci si riferisce è un’escursione, e non è la prima, che viene organizzata da un operatore di Castel Di Sangro. Non si svolge nel territorio del Parco, anche se purtroppo viene pubblicizzata, sulla rete, come escursione nel Parco, per aumentarne l’attrattività”.
L’Ente poi mette in chiaro la questione e fa sapere che provvederà a diffidare l’operatore dall’utilizzare il nome del Parco per attività che si svolgono al di fuori e che ritiene non compatibili con le finalità di conservazione della biodiversità. Manifestazioni queste, le attività di escursioni in quad e trial, che secondo il Parco andrebbero vietate nei territori montani perché ne compromettono i delicati equilibri di biodiversità animale e vegetale, perché i territori a confine con il Parco, “non sono meno importanti per la conservazione di habitat e specie, a cominciare dall’orso bruno marsicano”.
Dal Parco Nazionale aggiungono poi come sia sconcertante il fatto, che a distanza di quattro anni dall’emanazione della legge forestal da parte della Regione Abruzzo, “nulla sia stato fatto, per quanto riguarda la classificazione delle strade di montagna e relativa regolamentazione del traffico”. Provvedimenti questi concludono “che aiuterebbero sensibilmente la strategia per la conservazione della biodiversità”.
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