Anno nuovo, vecchio orario. Quello del parchimetro di largo Pansa a Sulmona che da quasi un anno mostra sul display un orario “arretrato” di sedici minuti. Minuti che costringono chi lascia la propria vettura in uno dei posti auto con le strisce blu a pagare più del dovuto per quell’abbondante quarto d’ora sottratto dal parchimetro e di cui nessuno sembra accorgersi.
Eppure non è questione di uno o due minuti che possono sfuggire a chiunque, specialmente quando si è alla ricerca di un parcheggio sempre più introvabile e, senza neppure guardare l’orologio, automaticamente e distrattamente si paga il ticket. Ma di sedici minuti, un tempo che non dovrebbe passare inosservato nemmeno agli agenti di polizia locale che, nel controllare le auto in sosta, al momento di redigere verbale dovrebbero controllare il display del parchimetro e non solo il proprio orologio; ma tant’è. E se qualche comune cittadino se n’è accorto facendolo presente a chi di dovere, di certo la segnalazione non ha sortito alcun effetto.
A largo Pansa il tempo continua a ritardare come questa mattina quando alle 9.53 il parchimetro segnava le 9.37, un ritardo diventato ormai una consuetudine, “un quarto d’ora accademico” a causa del quale però qualche volta si trovano verbali sul parabrezza.
Forse la polizia locale di Sulmona si accorgerà di questo tempo che a largo Pansa scorre più lentamente cosi come si accorge, puntuale, della sosta selvaggia che specialmente nei giorni di mercato invade l’intero spazio attorno alla rotonda fino al ponte Capograssi da anni vietato alla sosta delle auto.
O forse se ne accorgeranno gli ausiliari del traffico e della sosta, ancora alle prese con il corso di formazione ma a breve a fianco degli agenti nelle strade cittadine; per un maggior controllo sul rispetto di quelle regole che non sempre vengono osservate. Qualche volta nemmeno dai parchimetri.
E chi lo dice che l’orologio del vigile sia tarato correttamente? Ha per caso un certificato di taratura come quello per gli autovelox?
L’orologio dei vigili hanno il GPS.
Semplice. Se l’orologio è errato e, nonostante le segnalazioni, viene comminata comunque la multa si procede a querela per truffa. Vediamo chi ha ragione.
Controllate anche quello della Villa Comunale ….