Il panettone lo mangerà anche quest’anno, dice, fosse anche l’ultimo. Il quarto da quando è alla guida della città. Che della crisi se ne occuperà dopo Natale. “Sono sereno e voglio restarlo – spiega il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero – ho dato appuntamento alla maggioranza dopo le feste. Perché noi siamo persone normali e il 25 dicembre lo festeggiamo in famiglia in serenità”.
E’ che sotto l’albero non ha trovato un bel regalo: l’annuncio del consigliere comunale Gianluca Petrella che il 23 mattina ha comunicato ai suoi colleghi di maggioranza di uscire dal gruppo. Come Jack Frusciante. Lo ha fatto con un lapidario messaggio Whatsapp a cui è seguita dopo cinque minuti la “spunta blu” dell’ufficio protocollo dove aveva depositato la comunicazione di passare da Italia Viva a Fare Sulmona. Dalla maggioranza all’opposizione. Ritorno e andata.
“Si era discusso di rivedere la giunta – continua il sindaco – ma l’annuncio del consigliere Petrella era inaspettato. All’antivigilia di Natale poi. E’ buon costume politico e umano discutere viso a viso se ci sono problemi, non liquidare e aprire una crisi con due righe su una chat”.
Gli scenari che si aprono ora non sono proprio facili da superare: l’amministrazione Di Piero, già al suo bis, esce da tre anni di continue lotte intestine e i margini di recuperare consensi nell’Assise sono molto bassi. In cinque (Zavarella, Santilli, Di Rocco, Proietti e Di Rienzo) già si sono pronunciati, restano Vittorio Masci, Antonietta La Porta e Teresa Nannarone. Ma con oggettive difficoltà di rapporti personali e politici.
Le strade sono tre, comunque, se Di Piero non riuscisse a trovare l’ottavo consigliere per reggere la maggioranza: che si dimetta direttamente lui, che si dimettano nove consiglieri comunali (esercizio a cui Sulmona è abituata) o che si attenda il voto del bilancio, la cui scadenza è stata prorogata a febbraio, che se insufficiente farebbe arrivare direttamente un commissario.
Di mezzo, comunque vada, ci sono questioni vitali per il futuro di Sulmona, due a brevissima scadenza: la questione Cogesa che il 27 andrà in assemblea per il consuntivo e che soprattutto deve rinnovare la convenzione con Sulmona e la vertenza della Magneti Marelli, con il tavolo di crisi convocato a Sulmona a gennaio e che, paradossalmente, potrebbe farsi trovare senza un padrone di casa a fare gli onori e soprattutto a indicare gli oneri.
La maggioranza o quel che ne resta si incontrerà probabilmente il 27 dicembre per discuterne, senza forzature: “La questione va analizzata con realismo” aggiunge Di Piero, che a Babbo Natale non ci crede nessuno ad una certa età.
Caro sindaco,la nostra è una città popolata dai sulmonesi,persone notoriamente perlopiù inclini all’invidia per il “vicino” ( salvo poi essere “gentili e accoglienti” col forestiero),inclini alla ripicca,a dare importanza alle piccinerie e non alle cose serie.E questo nel nostro ambiente politico significa bypassare l’interesse della città,che tanto avrebbe bisogno in questo momento di coesione e di accordo tra le parti per cercare di affrontare i tanti,troppi e gravi problemi che la attanagliano.Invece prevale su tutto un becero desiderio di piccole vendette,che tanto fanno male a Sulmona,e piccole ma dannose velleità di “scalate politiche”,con la speranza magari di approdare poi al tanto agognato seggio regionale. Queste basse manovre destabilizzanti sono messe in atto da persone che ormai abbiamo imparato a conoscere,come conosciamo i loro intenti,sono tutte segnalate e avranno la nostra risposta,la risposta dei cittadini, quando sarà il momento che loro aspettano,alle urne.
FORZA DI PIERO,non mollare.Buon Natale!
Concordo, analisi impeccabile.
Purtroppo, però, se Sulmona si trova in questo stato di degrado civile e culturale, lo dobbiamo proprio a noi sulmonesi che al momento del voto scegliamo gli interessi di “bottega” e non quelli della nostra bella città
Mi dispiace per l’ormai ridicolo direttore d’orchestra di questi attacchi .
MA i sulmonesi hanno fatto ormai gli anticorpi a chi antepone il proprio potere politico personale\familiare a quello della città.
Chi governa una città deve fare il bene di tutti non solo dei propri cari e compari ….
Sulmona ha bisogno di coesione non Di sgambetti e tradimenti .
Rivoteremo Di Piero pure se dovesse cascare questa amministrazione e rassegnatevi il vostro posto nella politica sarà sempre piu marginale !
Sulmona gia vi ha dato il due di picche ….alla prossima un Arciuolo a bastoni e spero sappiate cose farne.
Concordo
Della vertenza Marelli non interessa nessuno e tutto quello che c’è dietro la Cogesa che farà cadere il nostro sindaco.
Povera Sulmona !
Chi governa una Città deve fare il bene di Tutti non solo dei propri cari e compari….ma i compari non hanno tramato il giorno successivo all’ elezione del Sindaco influenzando tutte le sue scelte o siete tutti afflitti da una profonda amnesia acuta?
Veramente divertente giocare a Risiko, a Dama o a Scacchi durante le feste di Natale.
Spostare le proprie pedine per ottenere un vantaggio…
In queste circostanze però, meglio evitare di parlare di bene collettivo o di amore per la città…
Fa semplicemente ridere…
La rovina di questa città sono questi personaggi che rappresentano solo se stessi (anche se individualmente raccolgono consensi personali)e che credono, con i loro movimenti di schieramento,di poter pesare,ma non si rendono conto che per ambire a una poltrona sono solo pupazzi al soldo di chi vigliaccamente non vuole apparire, ma ha sempre comandato i giochi a proprio piacimento senza assumersi dirette responsabilità!!
Credo che il Sindaco non abbia alcun interesse a proporre le proprie dimissioni, anche perché la crisi non l’ha aperta lui e quando l’ha fatto nel settembre 2023, gli accadimenti e soprattutto il tempo gli hanno dato ragione.
Da verificare se usciranno allo scoperto i nove consiglieri fra minoranza e maggioranza; in questa attuale legislatura, il precedente tentativo andò a buca per mancanza di “volontari firmatari” e per non farsi additare come coloro che hanno mandato il Sindaco a casa; ma è anche vero il “mai dire mai”.
Più subdola e fattibile la terza ipotesi sul voto di bilancio, laddove se i numeri gli fossero contro, arriverebbe il Commissario Prefettizio. Si maschererebbe con un voto tecnico, mascherando falsamente quale il noto e vero obiettivo; i votanti contrari uscirebbero comunque fuori e noti alla intera cittadinanza, che in questo particolare momento ha bisogno di tutto tranne che di una guida assente.
FORZA SINDACO, FORZA SULMONA.
AUGURI SINDACO E AUGURI SULMONA.