Il pacco di Ovidio

Lo hanno chiamato open day, perché definirla inaugurazione non era il caso, visto che per il Museo Ovidio non c’è ad oggi, ancora, l’agibilità. Lo spazio, che spazio guai a chiamarlo, resta insomma chiuso, aperto ieri, per la seconda volta, in onore dei 2066 anni che oggi compirà il poeta degli Amores.

Manca una scala di emergenza esterna per poter far entrare più di cento persone nell’edificio di via Angeloni dove ieri, però, l’amministrazione comunale ha voluto mostrare il gioiello di famiglia. Una struttura dalle grandi potenzialità, che ospita una visita guidata per immagini alle opere e alla vita di Ovidio, che ieri ha ospitato anche una mostra di quadri di Monticelli&Pagone ispirata al libro VI delle Metamorfosi e allo “Hybris” ovidiano da cui il titolo della mostra.

Le stanze per la lettura e la biblioteca ancora vuote, come in realtà il resto della struttura dove, al momento, c’è solo questo viaggio stimolante tra versi e ricostruzioni video.

Il quesito, al di là dei lavori da ultimare e dei permessi da ottenere, resta però quello della gestione: quesito non facile da risolvere, tra carenza di fondi e velleità di grandezza.

“Una volta ottenuti tutti i permessi – ha spiegato il sindaco – faremo un bando per la direzione”, ma questo non basterà a risolvere il problema della sostenibilità economica probabilmente.

Ovidio deve insomma ancora aspettare per scartare il suo “pacco regalo”, atteso da almeno sei anni, quando venne annunciata l’apertura imminente da parte dell’allora sindaca Annamaria Casini.

Oggi, per il Dies Natalis, bisognerà accontentarsi della festa organizzata dagli studenti del Polo Ovidio in piazza XX settembre (ore 9,30): la corona, la recita di alcuni passi delle sue opere e uno sguardo all’altro regalo in attesa di essere scartato alle spalle della statua.

3 Commenti su "Il pacco di Ovidio"

  1. Storie di ordinaria lentezza sulmonese.
    Tutto nella norma.

  2. La verità è che ci hanno abbandonato a noi stessi.
    Così è impossibile uscirne!

  3. Il tempo infinito | 20 Marzo 2023 at 23:04 | Rispondi

    A tutto c’ è un tempo….a Sulmona è infinito. Potevamo competere come capitale della cultura…

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