riceviamo e pubblichiamo:
C’è chi indica il MOSTRO, a cui si contrappone chi non vuole parlare del MOSTRO: e non perché il MOSTRO fa paura, ma perché il MOSTRO non deve essere indicato.
Il Centro Storico di Sulmona è l’unico Centro Storico Esteso intatto, originale esistente in Abruzzo a seguito del sisma 2009, in cui esistono concentrate la maggior parte delle strutture direzionali oltre che attività commerciali e di servizio alla persona con diffusa la residenza civile e la presenza di servizi per la ricezione turistica sia di tipo diffuso che concentrato; In cui è concentrato un patrimonio di edilizia e di beni storico, monumentali ed artistico unico ed invidiato: ma gran parte degli edifici del Centro Storico sono stati lesionati -ovvero interessati da aggregati strutturali in stress- con danno sia al tessuto edilizio urbano che aqgli edifici storico/monumentali.
Un gruppo, cospicuo e qualificato di professionisti ed operatori del settore dell’edilizia –non dei pericolosi sovversivi, ma, anzi, dei rappresentanti delle libere professioni cittadine i cui meriti e la cui competenza sono riconosciute ben al di fuori delle mura ovidiane- hanno segnalato ed evidenziano che il processo di ricostruzione nella Città di Sulmona è praticamente fermo sia per la gestione delle pratiche edilizie operative in cantieri -per i quali non si attuano i dovuti pagamenti per stati di avanzamento, con ogni evidente danno per imprese, progettisti e proprietari- sia per lo stallo della analisi/valutazione di progettazioni presentate all’Ufficio Speciale Sisma e mai esitate, a cui corrispondono edifici lesionati e danneggiati dal sisma Aprile 2009 –con probabili e verosimili aggravamenti derivati dai risentimenti del sisma dell’Agosto 2016- con casi di residenze in edifici danneggiati nell’intorno dei quali la vita cittadina non è in alcun modo protetta in via preventiva e precauzionale dal rischio incombente di crolli.
A questa innegabile opera di evidenza -a cui nessuno può far corrispondere una alternativa controversa realtà- rappresentata non dai singoli ma dagli Ordini Professionali, si sono collegate una serie di altre categorie imprenditoriali della Città preoccupate della sempre più frequenti e sempre più inquietate ed angoscianti evidenze di degrado e preoccupate per le notizie scientifiche consistenti in annunci di innalzamento della probabilità di accadimento di sisma di grave potenza per l’area peligna più volte descritte da parte di ricercatori di INGV e di ricercatori Universitari in sedi e consessi qualificati e mai smentiti da Enti ed Autorità preposte.
La Città deve ringraziare le Professioni Liberali che si sono accollate -non senza avere già da tempo proposto soluzioni operative per un migliore funzionamento dell’Ufficio Sisma- il dovere deontologico ma soprattutto civico e civile di allarmare la comunità: non per un non ben precisato livello di vulnerabilità (che è valore soggettivo e per questo estremamente discutibile) ma della permanenza ed un progressivo peggioramento di un diffuso e non affrontato danno da sisma.
L’Amministrazione dovrebbe premiare e benedire gli Ordini Professionali, le Categorie e le Associazioni, ma anche ogni singolo cittadino che le stanno dando forza per chiedere ad ogni livello, strumenti più efficaci e procedure più efficienti, per affrontare il tema della riparazione ma se possibile del miglioramento e consolidamento sismico esteso del centro storico, programmando e chiedendo risorse per la generalizzata applicazione del Sisma Bonus per gli edifici di terza generazione in Calcestruzzo Armato.
Nella nostra Città ci sono le nostre proprietà, le nostre attività, i nostri interessi ed i nostri investimenti.
È nato un moto costruttivo per Sulmona e non contro l’Amministrazione. Un moto che deve essere riscontrato, valorizzato ed utilizzato per accelerare il pieno e rapido ripristinare in sicurezza le funzioni negli edifici pubblici (direzionali e scolastici in primis) la piena godibilità delle proprietà private, ma anche la sicurezza d’uso delle infrastrutture critiche e non.
Gentile Sindaco, e Spe.le Giunta e Maggioranza di governo, siete ancora in tempo per scegliere di metterVi a capo della manifestazione, per prendere forza dalle persone e dalle professioni, per promuovere istanze di attenzione, considerazione, interesse ed impegno e di sviluppo: il tempo non è scaduto ed il momento è propizio. Avete a disposizione il meglio delle conoscenza tecniche e scientifiche oltre che di capacità di interlocuzione sovracomunale: USATELE.
Non ha senso delegittimare chi indica il MOSTRO: il MOSTRO deve essere affrontato con la forza di tutti, con l’esperienza delle professioni, la pratica deli operatori e la volontà dei cittadini.
SE IL MOSTRO NON LO SI AFFRONTA ORA….DOMANI CHIEDERÀ A TUTTI IL CONTO.
Carlo Maria Speranza
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