La richiesta è stata protocollata questa mattina, indirizzata a sindaco, assessore e dirigente a commercio. La Confesercenti Abruzzo chiede così la revisione urgente del regolamento di mercati e fiere su spazi e aree pubbliche per la quale vuole, come normativa prevede, il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Nello specifico l’associazione richiama l’ultima legge regionale a riguardo che riconosce a mercati e fiere una valenza storica o di particolare pregio. “Atti di notevole importanza che incidono in modo significativo sugli atti e regolamenti di cui i comuni si sono dotati” specificano dall’associazione.
Sono stati previsti, dunque, “Mercati a valenza storica” con attività mercatale svolta da almeno 50 anni, “Mercati a valenza storica di tradizione” con origine attestata e documentabile risalente ad almeno 100 anni prima, “Mercati di particolare pregio” con attività commerciale svolta da almeno 30 anni, caratterizzati per la tipicità o sul fronte turistico ricettivo. “Con questo atto- commenta la Confesercenti- la Regione riconosce il particolare pregio dell’attività mercatale e restituisce dignità a tutti gli operatori, conferendo alle Amministrazioni locali la possibilità di qualificare o riqualificare il proprio tessuto economico”.
Un’opportunità che non può aspettare, necessaria ai Comuni per “rivitalizzare l’economica locale e rigenerare il tessuto urbano, utilizzando tutti gli strumenti necessari per stabilire i requisiti e le modalità ai fini dell’individuazione dei mercati di valenza storica o di particolare pregio”. Sulmona, nella promozione della nuova legge regionale, ha un ruolo di primo piano. Tutto parte dal capoluogo peligno, infatti, con il suo mercato vecchio di 784 anni: “Una proposta generata dall’analisi di dati storici che indicano l’anno 1234 quale riferimento dell’istituzione del mercato e delle fiere di Sulmona, da parte dell’Imperatore Federico II”.
S. P.
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