Sarà il genio italiano, anzi peligno, quello che domani terrà una lectio magistralis nell’aula magna dell’Università di Tokyo. In cattedra, infatti, salirà l’ingegnere pratolano Paolo Petrella progettista e condirettore dei lavori di un’impresa unica al mondo finora, ovvero la messa in sicurezza di un ponte ferroviario fatta senza interrompere il traffico.
L’opera commissionata da Rete ferroviaria italiana è stata realizzata due anni fa lungo la ferrovia Bologna-Venezia e in particolare nei pressi di Ferrara sul cosiddetto Ponte Renatico, una struttura del dopoguerra che unisce le due sponde del fiume Reno su una distanza di 150 metri.
Una sfida unica quella lanciata da Petrella che avvalendosi della consulenza del professor Marco Mezzi dell’Università di Perugia è riuscito, per la prima e al momento unica volta al mondo, ad intervenire su un ponte (in questo caso ferroviario) senza che su questo venisse interrotto il traffico, in una tratta tra l’altro dell’alta velocità.
Dal punto di vista economico l’idea di Petrella ha permesso un risparmio milionario ad Rfi, perché l’interruzione della linea avrebbe comportato una spesa di 420 euro minuto/binario, ovvero 1,3 milioni di euro al giorno che moltiplicati per un anno, tanto ci sarebbe voluto per mettere in sicurezza la struttura con altri metodi, tocca cifre stratosferiche. Ai costi di interruzione, poi, si sarebbero dovuti aggiungere quelli delle strutture sostitutive da realizzare su cui deviare il traffico: altri 20 milioni di euro a fronte dei 7 spesi con il progetto di Petrella.
Nella sostanza l’ingegnere di Pratola ha “imbracato” la vecchia struttura con un altro ponte in ferro e con un sistema di ammortizzatori esterni che intervengono solo quando si avverte una deformazione che supera i limiti prefissati (si parla dell’ordine di millimetri). “In questo modo non solo abbiamo evitato la demolizione, ma anche l’interruzione della linea – spiega Petrella – nella progettazione ho fatto tesoro della mia esperienza sui ponti certo, ma anche del sistema di isolamento sismico usato per i giunti delle case e dei palazzi delle nostre zone terremotate. Questo intervento ha suscitato l’interesse sia degli operatori del settore come le Ferrovie francesi, sia del mondo accademico che ora ci porta a Tokyo in questo importante appuntamento del Wccr 2019”.
Grande l’ing. Petrella Paolo, il massimo,onore e vanto dei pratolani.