Continuare nel percorso di valorizzazione e scoperta dei luoghi simbolo del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro territorio.
Questo il significato dell’inaugurazione del punto FAI della delegazione di Sulmona, celebrata questa mattina nella libreria Ubik in piazza XX Settembre. Una scelta non scontata quella di una sede all’interno di una libreria, che la delegazione cittadina ha voluto perché è dalle pagine scritte e stampate dei libri che il FAI di Sulmona vuole partire per promuovere una cultura diversa, capace di spaziare a trecentosessanta gradi, oltre la fisicità di luoghi e monumenti da sempre oggetto della mission del FAI. E per l’altro motivo, quello non detto ma fortemente sentito, di rientrare in quel centro storico di Sulmona un tempo cuore della vita culturale cittadina. Una scelta del resto già fatta da altre delegazioni della nostra regione come quelle di Chieti ospitate nella libreria De Luca a Chieti centro e nella Mondadori a Chieti Scalo.
Con entusiasmo, delegati e volontari FAI di Sulmona hanno partecipato ad un evento, che oltre ad aprire le porte della nuova sede ha fornito l’occasione per presentare il programma dei prossimi appuntamenti. Il tutto è frutto di un lavoro iniziato nel lontano 2018, quando Franca Leone, attuale capo delegazione del FAI Sulmona, venne contattata dal responsabile della delegazione dell’Aquila per promuovere in Valle Peligna la conoscenza di un ente fino a quel momento non presente sul territorio.
“E così creammo il gruppo FAI Sulmona Tre Valli – spiega la Leone – per richiamare l’ambito di operatività di un gruppo di volontari che mirava a coinvolgere oltre alla Valle Peligna anche quella Subequana e quella del Sagittario e Alto Sangro”. Un’esperienza che da subito ha regalato grandi soddisfazioni, come dimostrato dalle Giornate FAI d’Autunno organizzate quello stesso anno dal gruppo Tre Valli e che per la prima volta portarono nel nostro territorio il Fondo Italiano per l’Ambiente con il castello di Gagliano tra i primi cinque beni più visitati in Italia. E dalla vittoria dell’Eremo di Celestino V tra i Luoghi del cuore del FAI, una vittoria frutto di un grande lavoro, confessa Franca Leone, che ha permesso di ottenere 20 mila euro per il finanziamento dei lavori di restauro che, attualmente sospesi per il periodo invernale, si spera possano riprendere in primavera.
Da allora una costante crescita fino ad arrivare alle attuali 150 iscrizioni raccolte nel giro di pochi anni, risultati che hanno permesso al gruppo Fai Sulmona Tre Valli di diventare delegazione. Una proposta pervenuta direttamente dal presidente regionale che, di fronte alle iniziative portate avanti dalle volontarie e dai volontari peligni, ha ritenuto il gruppo meritevole di una maggiore autonomia. “Perché diventare delegazione non è solo una questione formale” spiegano i volontari, ma significa poter gestire e organizzare autonomamente iniziative che insieme a quelle nazionali FAI portino luoghi poco conosciuti di un un territorio alla ribalta di un turismo culturale ancora poco sviluppato.
E così, da luglio 2023, anche Sulmona può contare su una delegazione FAI come altre città della regione tra cui Vasto e Lanciano che, grazie forse più alla vicinanza con la costa e ad una popolazione numericamente più consistente di quella di Sulmona da tempo rientrano nella rete FAI. Un ritardo il nostro dovuto dunque all’ormai noto spopolamento delle aree interne? Forse. Perché, come fanno notare i delegati presenti alla Ubik, esiste un’altra faccia della medaglia di cui spesso non si parla, quella di chi invece decide di trasferirsi qui a Sulmona o nei paesi limitrofi, cittadini stranieri il cui numero è in costante crescita. Inglesi, statunitensi e da qualche tempo anche sud americani, senza contare i tanti romeni, albanesi e marocchini già presenti nel nostro territorio.
Una platea di possibili aderenti FAI spiega ancora Franca Leone il cui entusiasmo la porta già ad immaginare la creazione di un “Gruppo Ponte fra Culture” dove l’integrazione tra persone di diversa cultura passi anche attraverso la scoperta di luoghi simbolo dei rispettivi Paesi. Ma anche un “Gruppo Giovani” già presente in altre delegazioni FAI, che sappia coinvolgere le nuove generazioni con iniziative a loro dedicate.
Tanti progetti insomma per una delegazione che se pur costituita da poco, può contare sulle diverse esperienze dei suoi 8 delegati e 15 volontari. Tutti impegnati nell’organizzazione dei prossimi appuntamenti presentati questa mattina.
A partire dalle Giornate di Primavera l’appuntamento annuale più noto del FAI alle quali la delegazione di Sulmona aderirà con un programma che promette “sorprese” che al momento i delegati preferiscono non svelare, per proseguire il 26 marzo con i “Riti del Venerdì Santo”, un viaggio alla scoperta della preparazione dei secolari riti tramandati dalla Confraternita della Santissima Trinità.
Spazio anche ai presidi gastronomici nelle giornate del 14 aprile e del 9 maggio nelle quali, grazie alla collaborazione con la Condotta slow food, sarà possibile visitare e scoprire ricchezze del territorio. A Bugnara per degustare il formaggio pecorino e visitare le chiese del SS Rosario e della Madonna della Neve per un viaggio tra il barocco e medioevo e a Pettorano per scoprire la biodiversità degli orti dove vengono coltivati i “mugnoli” e scoprire come dalla Puglia siano arrivati sino a noi, forse “portati” dal vello delle pecore durante la transumanza. Cercando sempre di legare un evento a un luogo simbolo di cultura, il 9 maggio nei locali dell’Archivio di Stato a Sulmona verrà presentato il libro dal titolo “Studi di letteratura abruzzese” di Andrea Giampietro per tuffarsi nell’abbruzzesità dei volumi conservati nelle sale dell’Archivio. Una missione quella del FAI che la delegazione di Sulmona intende portare avanti attraverso i luoghi dove più forte e intenso è il legame con la storia e la cultura. Come nell’appuntamento del 24 giugno che porterà a rivivere il rito di san Giovanni Battista sul monte Playa ad Introdacqua. Per osservare il fenomeno astronomico del “salto del sole” che ogni anno si rinnova all’alba del solstizio d’estate e che gli abitanti del borgo legano alla devozione per il Santo.
Alla scoperta di luoghi disabitati a causa dell’emigrazione è dedicato l’appuntamento del 30 giugno a Cansano il cui centro storico verrà visitato insieme ad una guida che oltre al nucleo centrale del paese accompagnerà i visitatori al museo e nella chiesa di San Nicola. A chiudere il programma FAI la visita del 25 agosto a Pacentro per ripercorrere il tragitto della corsa degli zingari, con un accompagnatore ambientale ed escursionistico che aiuterà nel percorso per una comprensione più profonda di uno dei riti plurisecolari più famoso d’Abruzzo.
Appuntamenti che la delegazione FAI di Sulmona invita a non perdere per conoscere meglio un territorio attraverso i suoi luoghi, riti e tradizioni e scoprire l’altro volto della cultura, quello poco noto, perché andato perduto o semplicemente perché non valorizzato.
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