Il destino del tribunale ritorna in Parlamento: progetto di legge da ripresentare

La Regione Abruzzo torna alla carica per la salvaguardia dei tribunali minori del territorio, ovvero quelli di Vasto, Avezzano, Lanciano e Sulmona. Lo stesso Marco Marsilio ha ribadito che la salvezza dei presidii di giustizia è una delle priorità del governo regionale. Le ultime elezioni politiche, inoltre, hanno influenzato sui destini dei palazzi di giustizia.

Infatti, con l’avvio della nuova legislatura verranno meno i disegni di legge precedentemente presentati in Parlamento. Tra questi figura il progetto di legge d’iniziativa del Consiglio regionale d’Abruzzo “Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero”, approvato nella seduta del 15 settembre 2020.

A seguito di questa decadenza, fanno sapere dalla Regione, il presidente Marsilio quest’oggi ha inviato formale richiesta al Consiglio Regionale affinché il Progetto di legge venga ripresentato al nuovo Parlamento. Lo stesso Marsilio a breve coinvolgerà anche i neoparlamentari perché sostengano l’iniziativa della Regione Abruzzo, tesa a garantire importanti uffici di prossimità in tutto il territorio regionale ed evitare scompensi e disagi per chi deve recarsi in tribunale.

2 Commenti su "Il destino del tribunale ritorna in Parlamento: progetto di legge da ripresentare"

  1. Una schifosa ed assoluta vergogna che ammanta di vile vergogna l’Italia ed il popolo italiano nei confronti dell’Europa.Questi non sono Tribunalei secondo in concetto di Giustizia,ma sono CARTIERE, che producono procedimenti giudiziari non per il fine sociale di equilibrio e di Giustizia,MA PER FARSELI PAGARE DA ROMA CON IL DENARO PUBBLICO. E’almeno 30 incessanti anni che ,ED ANCHE LA UE,si sta chiedendo una giusta ed effettiva riforma della Giustizia e dello intero apparato istituzionale affinché funzionino secondo i doveri e gli obblighi per i quali esistono e con la efficenza che il popolo europeo richiede secondo i propri diritti..A Roma non possono scaricare i poverelli dentro le istituzioni per il vano tentativo di risolvere la povertà.

  2. Una schifosa ed assoluta vergogna che ammanta di vile vergogna l’Italia ed il popolo italiano nei confronti dell’Europa.Questi non sono Tribunali secondo il concetto di Giustizia,ma sono CARTIERE, che producono procedimenti giudiziari non per il fine sociale di equilibrio e di Giustizia,MA PER FARSELI PAGARE DA ROMA CON IL DENARO PUBBLICO. E’almeno 30 incessanti anni che ,ED ANCHE LA UE,si sta chiedendo una giusta ed effettiva riforma della Giustizia e dello intero apparato istituzionale affinché funzionino secondo i doveri e gli obblighi per i quali esistono e con la efficenza che il popolo europeo richiede secondo i propri diritti..A Roma non possono scaricare i poverelli dentro le istituzioni per il vano tentativo di risolvere la povertà

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