Ventiquattro ore di sciopero. A convocarlo, per domani 23 novembre, è la Cgil Abruzzo per medici, veterinari e dirigenti sanitari della Asl 1 con tanto di presidio davanti all’ospedale San Salvatore dell’Aquila (ore 10.30). Quello che il sindacato rivendica sono finanziamenti adeguati per il Fondo sanitario nazionale, assunzioni per garantire il diritto alla cura e il diritto a curare, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fermo da oltre 10 anni. Più in generale la Cgil rivendica “dignità” per i lavoratori del comparto sanitario.
Ma quella di venerdì non è l’unica forma di protesta, è attivo infatti lo stato di agitazione delle categorie professionali e sono confermate tutte le azioni sindacali già in essere: il blocco degli straordinari in tutte le aziende sanitarie; l’astensione dalle attività non comprese nei compiti di istituto; la richiesta da parte dei dirigenti di usufruire di tutti i giorni di ferie accumulate; il pagamento di tutti i turni guardia eccedenti l’orario contrattuale.
La carenza di personale resta il gran problema. “Risultano mancanti oltre 700 unità lavorative a tempo indeterminato”. La stabilizzazione dei precari e nuovi concorsi potrebbero essere la soluzione a quella che viene definita “desertificazione” di corsie e reparti. A proposito “nulla ancora si sa in merito al piano assunzioni 2018 necessario per garantire il ricambio generazionale dopo anni di blocco del turnover”. La Cgil, inoltre, ribadisce la propria contrarietà “al progetto di finanza per la costruzione del nuovo Ospedale dell’Aquila”.
Il prossimo passo, oltre allo sciopero di domani, è tornare dalla prefettura con Asl e Regione.
S. P.
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