Il Comune trasloca: via libera al trasferimento degli uffici. Il centro storico perde un altro pezzo

Trasloco deciso per il municipio di Sulmona: con una delibera di giunta, infatti, l’amministrazione comunale ha definito il trasferimento degli uffici da palazzo San Francesco e dall’ex caserma Pace, in modo da permettere, rispettivamente, l’avvio dei lavori in via Mazara e la restituzione dei locali al Demanio in via Gramsci.

I primi a traslocare saranno proprio questi ultimi, ovvero la prima ripartizione che comprende i servizi cultura e sociale che saranno spostati dal centro storico alla zona Peep. I locali individuati sono infatti quelli della palazzina verde del Contratto di Quartiere in via Orazio, già rifugio della guardia di finanza e di alcune scuole. Una palazzina nata per soddisfare l’emergenza abitativa, trasformata quasi completamente, di fatto, in una palazzina a servizi. Gli uffici comunali occuperanno infatti l’intero terzo piano, non appena sarà “sfrattato” l’unico inquilino del pianerottolo, per il quale sarà trovata una sistemazione alternativa. Al piano terra resteranno le scuole dell’infanzia Bosco, Crispi e di via Angeloni, così come il primo piano resterà alla guardia di finanza, il cui ritorno in piazza Garibaldi appare a questo punto una chimera. Alla destinazione abitativa resterà nella palazzina verde solo il secondo piano, insomma, dove si trovano 16 alloggi di cui 1 solo libero.

Trasloco anche per il resto degli uffici municipali che lasceranno la sede di palazzo San Francesco e saranno trasferiti a palazzo Manara, l’ex sede dello scientifico e già centro celestiniano, cioè, sito in via Matteotti e in via Peligna, dove si trova palazzo Meliorati.

Se per questi ultimi ci si augura una residenza provvisoria, diversa appare invece la prospettiva per gli uffici sociale e cultura che, probabilmente, resteranno fuori dal centro storico a tempo indeterminato, sempre che si riesca a mettere mano a palazzo Mazara chiuso ormai da sei anni e per il quale è stato appena approvato il progetto esecutivo da circa 350mila euro per i lavori di messa in sicurezza.