“Il fantomatico centrodestra non esiste più, dovremo usare un’altra locuzione, altre parole per definire questo raggruppamento” Alberto Di Giandomenico tira il freno e smorza gli entusiasmi di chi aveva visto nella reunion organizzata dal consigliere Mauro Tirabassi nei giorni scorsi, un nuovo e rinnovato corso per il centrodestra cittadino. Lo fa senza disfattismo, ma con la consapevolezza che il percorso da fare è ancora lungo e difficile e passa, secondo il coordinatore di Italica, che alle scorse amministrative ottenne un buon risultato pur non essendo eletto, anche e soprattutto attraverso il rinnovamento della classe dirigente e la condivisione di un progetto definito per la città.
“Mauro Tirabassi è vero che non fa più parte della coalizione della Casini – spiega Di Giandomenico – ma comunque è ancora un consigliere provinciale di maggioranza di un presidente, Caruso, molto vicino a Gerosolimo. Così come la Bianchi non può dimenticare di aver fatto un accordo con il Pd di Di Masci alle ultime elezioni per essere eletta in consiglio comunale”.
Bisogna insomma ripartire dai cittadini e dalle loro esigenze, mettersi in ascolto e verificare l’unità di intenti degli attori in campo: “Non serve a nulla rimettere insieme i cocci per poi stare tra due anni punto e a capo con un’amministrazione in crisi – continua il responsabile di Italica – su questo siamo d’accordo con il gruppo Con Sulmona: dobbiamo fare un’operazione politica che affondi le radici nella base, un’operazione sociale e politica e non di vertice”.
E poi ci sono le regionali: “Dobbiamo capire quali saranno le forze in campo, i rapporti con quello che sarà probabilmente il prossimo presidente della Regione Abruzzo – conclude – noi ci siamo e ci saremo sempre, ma partendo dagli interessi dei cittadini e non da quelli personali”.
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