Lo confesso, sono tra quel qualche centinaio di lettori (ma sono sicuro che questo articolo gli darà una mano almeno a raggiungere le quattro cifre) dell’imbarazzante e poco deontologico editoriale che, su un’altra testata, ieri ha pubblicato un attacco feroce – e a dirla tutta grammaticalmente e logicamente confuso – all’articolo da noi pubblicato ieri sulla “Vita da sindaco”. Non ho resistito, lo confesso, all’invito rivoltomi da un amico, a cliccare su quel pezzo facendogli raggiungere quota 529 letture a fronte delle 42379 che ha segnato, mentre scrivo, il nostro articolo domenicale.
L’articolista, dalle montagne di Roccaraso, sentenzia e pontifica un po’ su tutto: sul modo di scrivere, di pensare e persino di abbigliarsi di chi (noi), come “peccato originale”, ha quello di vederla e pensarla in modo diverso dal suo. Chi ha fatto la scelta di non trattare le persone e le loro professionalità come carne da macello, mettendole nel tritacarne del toto assessori e di preoccuparsi perché questa deriva del “tiro al piccione” sia uno dei mali che nuoce gravemente alla comunità di Sulmona. A prescindere da chi ci capiti e dagli esiti politici che avrà la crisi di Palazzo che, informiamo chi “è sulla notizia”, potrebbe risolversi oggi anche con il mancato ritiro delle dimissioni; con il risultato, a conferma della nostra linea, che il toto assessore è servito solo a fare pettegolezzo.
Questione di stile e di linea editoriale.
Ma diventa persino comico, l’ignaro articolista, quando dopo aver blaterato di “indipendenza di comodo e a comando”, come un soldatino si schiera a difesa della fortezza prezzana con una preterizione nella quale da una parte afferma di non avere simpatie per la consigliera regionale Marianna Scoccia e dall’altra la eleva a “unica e plausibile referente regionale di tutta l’area interna Aquilana”, colei che nei suoi attacchi alla città di Sulmona “non fa altro che il proprio dovere”. E che per questo sarebbe stata “gambizzata” dalla nostra testata.
Libero di pensare e anche di scrivere, l’articolista residente a Roccaraso, il suo amore corrisposto (non sappiamo come) per la Scoccia, meno di offendere colleghi (una volta lo eravamo davvero) che cercano di fare analisi politiche, tutt’altro che maldestre. Piuttosto fondate su scenari possibili futuri e legati alla crisi di Palazzo. Altro che “cavoli”, altro che “merende”.
Continuiamo a pensare e a ritenere, infatti, che un consigliere regionale non dovrebbe farsi campagna elettorale sulle spalle di una città, men che meno quando è in difficoltà. Ancor meno se lo fa sotto le mentite spoglie di sindaco di Prezza.
E’ una questione di etichetta istituzionale, non di politica.
Una questione di stile: di abbigliamento e di penna.
Patrizio Iavarone
La verità è che siamo diventati terra di conquista sia dal punto giornalistico che politico di gente che non ha nulla a che vedere con Sulmona.
Li muove solo il proprio tornaconto.
L’amore per questa città lo vedo in pochi , spero che queste persone (compreso l’attuale Sindaco) continuino a fare scudo alla nostra amata Sulmona .
Hai perfettamente ragione tra pratolani prezzani bugnaresi ecc la città politicamente parlando non è in mano a chi la ama, ma a chi la usa per altri scopi..
🤣🤣🤣🤣🤣🤣il bue che dice cornuto all’asino,rileggiamo tutti gli articoli di cinque anni giunta casini.foto dei ciuffi d erba ,e tutto ciò che si poteva scrivere contro quella giunta non amica .ma si sa si può cambiare idea se il sindaco è del nostro gruppo politico . purtroppo qualcuno mi manda i tuoi link e quindi mi ritrovo a leggere queste dichiarazioni d’amore o Odio a tempo o a personam.la domanda è se dovessero finire la politica gerosolimo e scoccia che fareste voi????faccio bene a non leggere più tante testate faziose e di parte ma penso che poi parlino i fatti .in tantissimi mi dicono di fare come me!!!!w il germe w di Piero così vogliamo bene a Sulmona🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣no casini no gerosolimo no scoccia così vogliamo bene a Sulmona ,che ti vuoi impazzire !!!!
Mariotti non mi aspetto che tu comprenda ciò che è scritto in un articolo, ma non perdo neanche più tempo a spiegartelo. Solo una cosa, però, sono anni che continui a dire che non leggerai più Il Germe, ma sempre qua torni a commentare e allietarci con le tu profonde analisi politico-amministrative
Patrizio io sono un povero ignorante di paese tu un grande giornalista di città,io ti scrivo perché quando andrai al New York Times non mi filerai più…..fidati che non ti leggo e non ti seguo io leggo topolino che è molto più reale
Beh … Mariotti ha ragione. Avete fatto un articolo sulla crisi della giunta di Di Piero dando la colpa a Gerosolimo. Non lo trovo proprio così oggettivo. Non che sia scorretto … fa parte del giornalismo. Però nel giornalismo c’è il Corriere della Sera e poi c’è Libero o Il Giornale. Sono due cose diverse. Basta saperlo.
Condivido!
Anche io