Il caso Scoccia spacca il centrosinistra

Che sarebbe stata una questione di tempo si era capito, così come era chiaro che l’acquisto di Italia Viva (o il contrario) della consigliera regionale dell’Udc Marianna Scoccia e di tutto il codazzo dei gerosolimiani, avrebbe provocato una profonda spaccatura nel centrosinistra peligno dove chi vive il territorio, sa bene il colore e la storia dei singoli, per quanto camaleontici animali politici.
E così dopo l’alzata di scudi dei renziani per l’oltraggio a madama Scoccia da parte del governatore Marsilio, la scusa buona per aprire la porta che era rimasta socchiusa da novembre scorso, si è scatenata la guerra tra le anime del centrosinistra. Al Pd che si è detto “disgustato” per la rincorsa alle poltrone del duo Scoccia-Gerosolimo, ha risposto a stretto giro il parlamentare di Italia Viva Camillo D’Alessandro: “Ciò che è disgustoso sono le dichiarazione degli ‘arrabbiati’ che dovrebbero misurarsi nella loro capacità o incapacità di essere preferiti a Sulmona – scrive il deputato -. Il Pd non detta la linea, né Italia Viva se la fa dettare da presunti moschettieri moralizzatori che addirittura si permettono di stabilire cosa debba fare un eletto e cosa debba fare un partito che non è il loro”. D’Alessandro dice di avere sintonia con il Pd regionale e come novello pontiere spiega che “chi condivide la linea rappresentata da Matteo Renzi non è ‘accettato’, ma accolto”.


E che tutta questa accoglienza e amore per l’ingegneria politica, non sembra essere molto condivisa dalla base di Italia Viva che giovedì è stata chiamata a rapporto a Cansano per un incontro proprio con al Scoccia. E, a quanto sembra, molti sono pronti a dormirci sotto i ponti, anziché farli attraversare dalla consigliera dell’Udc.
Certo dall’altra sponda del ponte non ci sarà il Pd locale: “Camillo stai sereno – rispondono a D’Alessandro -. Noi non abbiamo ragione di essere arrabbiati, a differenza degli iscritti di Italia Viva, visto l’acquisto in itinere. Stai sereno perché gli affari di casa vostra non ci interessano, se non per prenderne le dovute distanze politiche. Quindi nessuna linea da dettare a voi, ce ne guardiamo bene, ma la nostra da difendere. Stai sereno Camillo, per noi la volgarità è cambiare casacca a convenienza, a seconda di poltrone più o meno comode. Noi ci occupiamo di politica, né di sentimenti né di risentimenti, se la libera espressione di pensiero vi innervosisce così tanto dovrete farvene una ragione, potrebbe essere solo l’inizio”.
Già, è solo l’inizio.

6 Commenti su "Il caso Scoccia spacca il centrosinistra"

  1. Come ci siamo ridotti

  2. Senza pudore senza vergogna pronti a nascondersi dietro i fidi scudieri messi a lavorare all’ombra del Morrone o nei vari enti dove la politica é di casa. Gente che usa da sempre per tradizione termini come sistemare,”insaccare”,fare entrare e piazzare,gente che usa il termine “portare”come baluardo della difesa di una manciata di voti. Quante ne ho viste fatte da questi attori camaleontici,sotto i miei occhi di ragazzo/ragazzino/adulto, chiedere favori usare un linguaggio corrotto abusare della politica e delle istituzioni Coen fossero casa loro. Ed a questo lurido bamchetto sedere in molti,perché si sa,tengo famiglia, ed allora chi chiede senza un briciolo di onore e pudore avrà,chi come me ha dignità cultura laurea professionalità e non chiede,é costretto ad allontanarsi dalla valle malefica perché pur avendo nella sua cerchia alcuni personaggi, non ama chiedere. Vi vedo però portaborse lecchini,gente dedita al vizio da sempre,puttanieri e giocatori,gente che oltre la schedina della Snai non ha mai letto nulla,qualunquisti,mediocri,fritto di quel territorio che amo e che odio. puzza la vostra falsità,il sapervi vendere,ed il guardare con disprezzo ma in fondo con inferiorità,quelle persone che sapete da sempre essere diverse da voi. Io ho visto le vostre schifezze,le conosco bene,e mi rivolta lo stomaco pensarvi figli di questa nazione, mi pesa consoderarvi degni della nostra costituzione. State bene li,con l’aperitivo la domenica,la escort a Pescara il sabato,ed il calcio al pomeriggio. Nulla di più, a pensarci bene la vostra condanna é la misera stessa vita che conducete.

  3. ma che davero | 27 Maggio 2020 at 11:24 | Rispondi

    @Chasey ottimo intervento, mi ha colpito in particolare il riferimento alla terminologia (insaccare, entrare, piazzare, portare): la rappresentazione plastica della morte della meritocrazia e della buona politica

  4. Azzó, pure le escort a Pescara

  5. Grazie. Questi merdosi li conosco troppo bene. Li ho visti crescere ed alimentarsi. Ho visto lo struscio scandaloso e pieno di saliva di quei poveracci messi a lavorare. La mia dignità mi ha sempre impedito di piagnucolare per chiedere però.
    Il resto é di dominio pubblico.

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