A dimettersi questa mattina sono stati in quattro: gli assessori dimasciani Luigi Biagi e Mauro Tirimacco e quelli gerosolimiani Pierino Fasciani e Stefano Mariani, che nonostante l’ostinazione a definirsi “tecnici”, hanno mostrato con il loro gesto di essere più che politici. Al servizio della politica o comunque del politico alfa. Se questa può definirsi politica, ovviamente.
Sta di fatto che la città è di nuovo senza guida, avviata, questa volta molto probabilmente in modo inesorabile, verso la fine anticipata della sindacatura.
Il primo cittadino Annamaria Casini tenterà nei prossimi giorni di recuperare l’impossibile: “Convocherò ogni singolo consigliere comunale – spiega – per capire se ci sono margini per concludere questo anno e mezzo che rimane: abbiamo molti obiettivi in dirittura d’arrivo, la città non merita questo trattamento”.
Per lei, oggi, con le dimissioni dei quattro assessori, si è aperta formalmente la crisi che, in realtà, finora si era fatto finta di non vedere, ma che, stando ai numeri, sembra ormai irreversibile. C’è da capire, insomma, solo in che modo se ne uscirà e in che modo ne uscirà la città: la Casini dal canto suo, dopo lo sfogo nell’ultimo consiglio del “io non mi dimetto”, ha tutte le intenzioni di trascinarsi nel fallimento tutti coloro che a palazzo ce l’hanno portata: dalla maggioranza attuale (o quel che ne rimane), a quella originaria, a quella acquisita.
Più che un regolamento di conti, insomma, un braccio di ferro per evidenziare le responsabilità di un progetto politico finito male.
Sarà una settimana e poco più di passione, insomma, al di là delle consultazioni il cui esito appare già scontato: la crisi approderà presumibilmente a fine mese in consiglio comunale dove o sarà presentata una mozione di sfiducia o il sindaco rassegnerà le sue dimissioni, ma solo dopo aver sentito “cantare i galli”. In ultima analisi, come ha spiegato Bruno Di Masci, ci saranno ancora una volta le dimissioni in blocco della maggioranza dei consiglieri. Che non è proprio il modo migliore per dare l’addio e per imbastire un nuovo progetto politico per la città.
LasciaNO e raddoppiaNO!!!
😒😒 + 😒😒
I burattini si muovono come il burratinaio vuole….
C’è sempre, dietro le quinte Di Masci, l’eterno burattinaio.
Il cittadino non riesce a capire quali interessi si nascondono dietro queste crisi, quali interessi vengono perseguiti. Di sicuro la città non si avvantaggia da queste continui scontri: la città va in malora, anzi vi sprofonda.
bene,i Cittadini consapevoli comprendono perfettamente,purtroppo sono pochissimi,i sudditi, la maggioranza.applaudono felici e festanti,tutti in costume, “spensierati” partecipano alla giostra,passata,attuale.futura,o no?