La “nottata è passata”, il bilancio riceve l’approvazione in una seduta consiliare in cui non sono mancati un botta e risposta animati, stoccate e voci grosse. La Bianchi, perduta la pazienza, abbandona l’aula, rientrando solo dopo l’invito del consigliere Di Masci, il motivo è la mancata presa visione del bilancio analitico che viene “custodito gelosamente”. La consigliera ribadisce come nei fatti non ci siano risposte su numeri pesanti dalle 8 cifre, le uniche sono “una fila di zero”. Il rumore più forte però, tra tirate di bavero metaforiche e punzecchiature varie, resta quello del silenzio di Annamaria Casini.
L’assessore Mariani su quel bilancio analitico fa sapere dalla sua “non sono tenuto a fornirlo” e il consigliere di maggioranza Pingue alle accuse dell’opposizione parla di problema organizzativo che interessa le amministrazioni da anni, invitando ad attendere la riorganizzazione, “nell’ufficio abbiamo messo risorse”, e sulla questione bus rammenta l’esternalizzazione, gara che però è andata deserta perché davanti a evidenti carenze, per dirla alla Balassone “chi se lo prende questo guaio?”
Il consigliere di Sbic davanti ad esternazioni declinate al “faremo” e “stiamo programmando”, non resiste e sbotta “a due anni di amministrazione sento dire di nuovo che c’è una mancanza di programmazione, qui siamo di fronte ad una visione politico amministrativa assente, già visibile dopo 6 mesi, inaccettabile soprattutto da parte di chi ha vinto col 70 per cento, manca di progettualità”. Tirabassi che debutta nei banchi della minoranza, alla sua ex maggioranza, il lavoro di chi quella riorganizzazione la voleva e la stava attuando, l’ex assessore La Civita, “ma non si è voluto fare, ora dovremo aspettare il prossimo assessore, quando arriverà”
Frizioni tra l’assessore Angelone e Di Masci, Di Rienzo bacchetta l’assessore al Patrimonio ricordandogli che sulla protezione civile non si può perdere tempo, anzi, “investire cifre magari togliendo altrove”. Dai banchi della maggioranza invece, si alza la pacata difesa della Salvati che invita al confronto “non si può bollare un bilancio, la coperta è corta si sa, noi vogliamo colmare i vuoti economici, rendere attrattiva la città attraverso il turismo”
Bocciati invece due emendamenti uno a firma di Balassone riguardante la rivitalizzazione e vivibilità del centro storico, attraverso il supporto della cattedra di Geografia dell’Università di L’Aquila che sta già lavorando con il Parco Maiella dal costo di 8mila euro, l’altro della Bianchi che avanzava l’opportunità di intervento sul restauro conservativo e illuminazione della fontana di piazza Garibaldi dall’importo di 100mila euro che suscita l’ira di Luigi Santilli che tuona “Formulare emendamenti sui capitoli non è mai stato fatto, che cosa c’entrano i capitoli si confonde tutto, siamo alla follia” Santilli striglia Tirabassi dalla nuova casacca, rammentadogli come poche settimane fa appoggiasse l’amministrazione, Tirabassi precisa lui non ha mai dato voto favorevole né al bilancio né alle opere pubbliche, in commissione si è astenuto su entrambe in attesa di avere maggior chiarezza.
Un bilancio e una visione permeata sul rilancio della città attraverso la cultura, il centro storico ed eventi, dice la maggioranza, e dunque: 150mila euro alla cultura per Giostra, Premio Capograssi, Camerata musicale, Sulmonacinema e manifestazioni di richiamo nella stagione estiva, 50mila euro per operazioni di arredo urbano e interventi sul centro storico e 100mila euro in forza alla famosa riorganizzazione.
“Ancora una volta i consiglieri comunali hanno perso l’occasione di dimostrare quello che dicono di essere, continuando a promettere di prendersi cura del nostro territorio e dei loro elettori, ma senza risultati concreti” sentenzia Alberto Di Giandomenico che chiede nuove elezioni. La critica è verso i consiglieri Deborah D’Amico, con voto favorevole, e Andrea Ramunno “che con l’astensione è rimasto vicino al suo sindaco che oggi hanno votato, allineati e coperti” e sottolinea “nemmeno un mese fa, astenendosi dai lavori della commissione congiunta Bilancio-Opere pubbliche ha dichiarato apertamente di uscire dalla maggioranza”. Un’amministrazione tra “bugie” e un mandato di governo “povero di contenuti” afferma il coordinatore di Italica: “Non c’è iniziativa e proposta concreta che parta da loro. Chiediamo nuovamente d’interrompere questa agonia e per il bene della nostra città si torni al voto”
Anna Spinosa
Crisi rientrata, salvataggio evitato, coerenza svanita… ma questa è la politica.
Rimandiamo il tutto alla prossima 🙂