“Il bambino col fazzoletto bianco”: un film in memoria di Lola Di Stefano

Per il momento c’è il manifesto, presentato sabato scorso a Bussi, e una serie di scene già girate che saranno ultimate, tempo permettendo, il 29 gennaio, giorno in cui (anche se i certificati di morte riporterebbero il 30) Lola Di Stefano, insegnante nata a Bussi e formatasi a Sulmona, morì alle 5 del mattino di 69 anni fa. Dopo dieci giorni di agonia da quell’incidente e da quel gesto eroico che ora potrebbe portarla anche ad un processo di beatificazione.

“Il bambino col fazzoletto bianco” è un film che il sulmonese Ezio Forsano sta girando per ricordare questa straordinaria insegnante e donna, che sacrificò la sua vita per salvare quella di sessanta bambini della scuola nella quale lavorava, a Bussi sul Tirino.

Il 19 gennaio del 1954, infatti, si verificò una fuoriuscita di cloro dalle officine della Montecatini che coinvolse la vicina scuola elementare nella quale Lola Di Stefano lavorava.

Il fazzoletto bianco, quello che i bambini usavano portare con sé per ripararsi dai miasmi dell’industria chimica, non bastò quel giorno e la giovane insegnante, 35 anni, si adoperò in una spola senza fiato per accompagnare i suoi studenti a due a due prima su un’altura del paese e poi, con un autobus, per portarli a Capestrano, lontani da quei veleni.

Lola fatto scendere l’ultimo alunno dall’autobus, crolla a terra per lo sforzo e soprattutto per i troppi vapori di cloro respirati.

Morirà dieci giorni dopo all’ospedale Annunziata di Sulmona che al tempo si trovava proprio nell’omonimo palazzo monumentale dove il 29 gennaio verranno girate le ultime scene del film.

Nel progetto sono stati coinvolti gli studenti di Sulmona e Bussi e gode del patrocinio, tra gli altri della Regione Abruzzo e dei Comuni di Sulmona e Bussi.

“L’idea è nata due anni fa in occasione del centenario della sua nascita – racconta Forsano, autore della sceneggiatura – e la storia è incentrata su Leonardo Di Carlo, uno dei bambini che da Lola Di Stefano venne salvato. Sono una ventina, invece, i ragazzi coinvolti direttamente nella ricostruzione di quel concitato giorno. Il progetto sta ottenendo molta attenzione, è il primo cinematografico dedicato a questa straordinaria figura”.