Poesie di Pascal D’Angelo a cura di Massimo Tardio e Gorbacev il furbo ingenuo di Pierluigi Franco.
Continuano gli appuntamenti della rassegna letteraria Leggo per legittima difesa che martedì 16 luglio alle ore 18 in largo Stinelli a Pacentro presenterà “il lascito poetico di Pascal D’Angelo”. Poesie scritte in inglese, lingua imparata con grande spirito di sacrificio su un vecchio dizionario Webster da Pascal D’Angelo, al secolo Pasquale che ancora adolescente lasciò Cauze, frazione di Introdacqua per arrivare negli Stati Uniti. A New York dove visse in un sobrio monolocale frequentando la biblioteca pubblica dopo dure giornate di lavoro manuale arrivando a perfezionare la lingua con cui scelse di scrivere le sue Poesie, oggi presentate nella traduzione di Mariagiorgia Ulbar.
“Un pregiato lavoro editoriale” commenta il consigliere comunale delegato alla Cultura del Comune di Pacentro Antonio De Capite oltre agli organizzatori dell’evento ringrazia la Radici Edizioni “per questa iniziativa a 100 anni dalla pubblicazione dell’autobiografia di Pascal D’Angelo Son of Italy”.
Il castello Cantelmo di Pettorano farà da cornice al secondo appuntamento della rassegna diretta dalla giornalista Chiara Buccini che giovedì prossimo alle ore 18 dialogherà con il giornalista già corrispondente ANSA dal Medio Oriente Pierluigi Franco. Per presentare il volume dedicato a Gorbaciov, “per troppi aspetti ancora una specie di mistero” come afferma lo stesso Franco che nel libro si domanda “secondo quale logica, quel furbissimo uomo che era riuscito a scalare a tempo di record tutti i gradini della politica sovietica, si sia circondato di personaggi di una mediocrità tanto evidente e sconfortante”. Il dialogo al quale interverrà anche il sindaco di Pettorano Antonio Carrara, cercherà di dare una risposta anche ad un altro interrogativo: “Cosa significasse davvero Perestrojka”.
Entrambi gli appuntamenti saranno arricchiti dalla interpretazione dei testi a cura degli attori Francesca Galasso e Pietro Becattini.
Chiedersi perché Gorbacev si sia circondato di personaggi mediocri e’ un po’ come chiedersi perché in estate fa caldo. La nomenclatura sovietica, con qualche lodevole eccezione, era costituita per definizione da uomini grigi e mediocri. Lo stesso vale per quella nazista o fascista. E’ l’essenza costitutiva di qualsiasi totalitarismo. Del resto Gorbacev era stato preceduto da Andropov e Černenko, due massime espressioni di quel tipo di nomenclatura