I tredici tour del “Cuore”

Cuore d’Abruzzo è un piano di valorizzazione del Centro Abruzzo, promosso dal Comune di Sulmona e realizzato dalla Fondazione Symbola. Il piano contiene progetti per la messa sistema del patrimonio storico culturale del territorio e per l’infrastrutturazione dei 27 comuni delle Valli Peligna, del Sagittario e Subequana e l’Alto Sangro. Primo progetto realizzato, in collaborazione con Federciclismo, Bike for fun e Helios (a cui ne seguiranno altri sulla mobilità, sulla qualificazione delle filiere, turistiche, artigiane e agroalimentari, ecc), ha visto la mappatura di 13 itinerari per oltre 1000 km di sentieri cicloturistici.

Centro del sistema l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, dallo splendido complesso monumentale, a pochi chilometri dal centro di Sulmona, parte e arriva ogni Tour. Luogo fisico e dello spirito dove salire in sella alla scoperta di una terra ricca di storia, cultura, paesaggi. Un viaggio nel cuore d’Abruzzo in cui perdersi, pedalata dopo pedalata, in un turismo lento e affascinante, e nel quale vi faremo da guida in questa nuova rubrica settimanale

Vi faremo scoprire ognuno dei percorsi selezionati, raccontandovi caratteristiche tecniche e curiosità, emergenze storiche e ambientali, leggende e vita di comunità. Per programmare al meglio le vostre escursioni su due ruote. E per promuovere l’enorme potenziale del Centro Abruzzo se visto nel suo insieme come un grande attrattore culturale.

Grazie al progetto Cuore d’Abruzzo abbiamo avuto la possibilità di compiere un migliaio di chilometri e svariati migliaia di metri di dislivello complessivo attraverso tredici spettacolari Tour che valorizzano le aree interne dell’Abruzzo troppo spesso, dal mio punto di vista, sottovalutate rispetto ad altre aree della Regione e di altre parti d’Italia.

Il Parco Nazionale della Maiella, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Regionale del Sirente – Velino, le aree protette, il patrimonio culturale dei Borghi, il patrimonio enogastronomico attraverso cui è possibile rivivere la storia dei luoghi attraversati, trasmettono il potenziale che il territorio, termine troppo spesso abusato, offre.

Il cicloturismo è un fenomeno turistico in forte ascesa che ha registrato con il Covid una ovvia battuta di arresto ma già dall’estate 2021 ha mostrato i primi importanti segnali di ripresa, anche nelle nostri Valli.

Gli ingredienti, alcuni dei quali già sopra citati, ci sono per realizzare un succulento piatto che sia in grado di soddisfare anche gli appetiti più esigenti.

In questo articolo conclusivo proviamo ad analizzare i punti di forza e di debolezza del progetto e vi riproponiamo con un link a ciascun tracciato l’esperienza sul campo fatta in questi mesi.

I 5 punti di forza di Cuore d’Abruzzo

La varietà dei percorsi permette a chiunque di poter conoscere questo angolo di Abruzzo, infatti passiamo dal Tour della Terra dei Peligni accessibile a tutti grazie anche al supporto di una ebike fino al più impegnativo Tour del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise adatto più a ciclisti esperti che cercano tanti km e salite da percorrere.

Il Traffico veicolare prossimo allo zero permette di vivere una vera e propria esperienza in cui non bisogna troppo preoccuparsi delle automobili. La prudenza non è mai abbastanza ma in tanti dei Tour percorsi il traffico è veramente scarno e questo è sicuramente un valore aggiunto.

Il patrimonio enogastronomico è una risorsa da valorizzare e si dimostra altamente attrattiva rispetto ad un target di cicloturisti che cercano non soltanto luoghi in cui pedalare ma in cui vivere una vera e propria esperienza. Quale maniera migliore per scoprire la storia di un luogo?

Luoghi poco conosciuti. Paradossalmente potrà sembrare una contraddizione ma mentre alcune regioni italiane raggiungono l’overbooking qui è possibile pedalare ed esplorare aree quasi incontaminate, sebbene l’Abruzzo in generale registri una costante crescita di visite turistiche. Inoltre è possibile spostarsi anche grazie ai treni regionali, da paese in paese, in maniera agevole.

Chi ama la storia e la cultura non può non passare da qui. Dall’Abbazia Celestiniana, passando per il poeta dell’amore Ovidio, i luoghi della Seconda Guerra Mondiale, Eremi e Santuari, rappresentano un menù molto sostanzioso per chi ama scoprire o riscoprire la storia.

I 5 punti di debolezza di Cuore d’Abruzzo

Ovviamente, come tutti i progetti, ci sono aspetti da migliorare su cui è necessario lavorare.

Il primo punto è la politica, tutti gli amministratori da noi intervistati hanno mostrato un grande interesse ed entusiasmo rispetto al cicloturismo ma quello che manca è una comune strategia che permetta di lavorare tutto l’anno sull’implementazione di una vera e propria politica della mobilità. Il cicloturismo non è un tema di cui potersi occupare solo per alcuni mesi dell’anno.

Manutenzione dei percorsi: spesso i percorsi non sono ben mantenuti, bisogna dare la gestione a privati o devono essere i Comuni ad occuparsi del buono stato del manto stradale? Manca chiarezza.

Servizi: mancano servizi autobus, come in altre regioni d’Italia che permettono ai cicloturisti di potersi muovere da un paese all’altro caricando la propria bicicletta a bordo. Allo stesso modo una scarsa digitalizzazione, oggi avere una buona rete Internet è la base per sviluppare un’adeguata politica turistica.

Segnaletica dei percorsi: spesso i percorsi non sono ben segnalati, è un punto molto negativo per la promozione di Tour turistici, perché si perdono tanti utenti che non saprebbero come raggiungere determinati luoghi se non accompagnati. I percorsi sono stati ottimamente mappati su Koomot ma per i meno esperti è necessaria una segnaletica più adeguata.

Lavoro di squadra e mancanza di una campagna di marketing adeguata: ragionare come territorio anziché come singolo comune è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi. Abbiamo testimonianza di realtà sul territorio che ‘fanno squadra’ ma è necessaria una cooperazione costante e duratura e non solo al ritorno all’interno del singolo Comune. L’unione fa la forza. Parallelamente è necessario lavorare con professionisti del settore del marketing, quindi spendere bene le risorse, affinché si riescano a raggiungere precise nicchie di turisti.

Gli aspetti positivi sono di gran lunga superiori agli aspetti negativi perché ci sono enormi porzioni di territorio su cui lavorare, con costanza e strategia il cicloturismo può, nel giro di pochi anni, diventare un prezioso alleato per la promozione ed economia del Cuore dell’Abruzzo.

Giuseppe Cantelmi

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