Come la luna, ieri Fonderia Abruzzo ha cambiato volto più e più volte. Non sono bastate le condizioni metereologiche a farla passare da “Fonderia bagnata e fortunata” a quella del pomeriggio piuttosto assolata; i cambiamenti, non proprio climatici, hanno riguardato anche una certa visione dell’Abruzzo che durante la tavola rotonda con il ministro Claudio de Vincenti si è trasformata da “cerniera”, con una crescita del pil più consistente negli ultimi due anni in Italia e traino del sud, a regione “a due velocità” descritta durante l’incontro con le associazioni di categoria e sindacati. E’ qui che l’Abruzzo sofferente è venuto fuori, diviso tra quello all’avanguardia delle grandi aziende che da sole fanno buona parte del pil regionale e quelle a rilento delle piccole medie e micro imprese. Insomma, il volto dell’Abruzzo venuto fuori ieri sembra avere molte sfaccettature. Durante l’incontro “Vertenza Abruzzo” le richieste sono state chiare. La Cna ha chiesto la velocizzazione della tratta Adriatica, un reale sostegno al credito per micro e piccole imprese, strade provinciali sicure per favorire realmente lo sviluppo turistico dei borghi ed arginarne lo spopolamento. La Uil poi ha incalzato, approfittando della presenza del ministro, sul rifinanziamento degli ammortizzatoti sociali in deroga, sul recupero dei 130 milioni promessi dal governo per riparare alla contrazione delle risorse dei fondi Fers e Fse; sulla realizzazione di opere come il porto di Pescara “Unica strada per l’avvio della macroregione Adriatico-Ionica, a sua volta unico canale di collegamento per lo scambio di merci e attività con l’altra sponda dell’Adriatico” ha sottolineato la Uil; e, infine, trovare risorse economiche per rispondere alla sfida di industria 4.0. Il ministro sembra aver preso a cuore tutte le questioni, ma senza impegno ha voluto precisare, promettendo però di parlarne con i colleghi che si occupano direttamente delle varie questioni.
Sui trasporti è stato D’Alfonso a gettare nel buio un piccolo raggio di sole, forse precoce, annunciando 1.56 miliardi di euro per la velocizzazione della tratta Pescara-Roma possibile, pare, grazie all’investimento portentoso di Rfi che serviranno a ridurre i tempi di percorrenza tra l’Adriatico e il Tirreno, eliminando curvature e passaggi a livello, e realizzando alcuni tratti di una linea aggiuntiva.
Non poteva essere tralasciata la questione Snam per la quale De Vincenti ha dichiarato: “Rischi di avere opere impattanti dal punto di vista ambientale in Abruzzo non ce ne sono. Le opera che si faranno devono essere assolutamente in linea con tutti i requisiti ambientali”. Uno dei punti sollevati dalla capogruppo di opposizione in Consiglio comunale, Elisabetta Bianchi, che ha puntato i riflettori anche sul potenziamento dei servizi ospedalieri, del sistema infrastrutturale dei trasporti pubblici, della geografia giudiziaria del ripristino del sistema culturale a favore del quale e per protesta i giovani del territorio si sono riuniti nell’Altra Fonderia.
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